Venezia , mercoledì, 13. novembre, 2019 14:00 (ACI Stampa).
L’acqua alta record della notte scorsa ha messo letteralmente in ginocchio la città di Venezia. L’ondata di maltempo ha provocato anche la morte di due persone. Ha riportato danni anche la Basilica di San Marco: la cripta risulta completamente allagata.
In mattinata il Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia, ha fatto un giro di perlustrazione in città e ha accompagnato in Basilica il sindaco Luigi Brugnaro.
“Il sentimento dell’amarezza è anche legato al fatto che ho già parlato col sindaco, che questa notte era in giro per cercare di coordinare gli interventi, ma tanta amarezza nei confronti di un silenzio centrale. Ogni anno Venezia è provata. Il 29 ottobre avevamo chiesto alle autorità, che accogliamo volentieri quando vengono a inaugurare le mostre, la Biennale, ma le vorremmo anche presenti su un tavolo, a discutere su cose che riguardano la nostra sicurezza, perché qui si parla di sicurezza”, ha commentato il Patriarca, parlando al settimanale diocesano Gente Veneta.
“Questo - ha ammesso il presule - è il sentimento che ho, insieme a quello di voler visitare i luoghi e le persone più provate da questa annunciata, almeno in parte, alta acqua che sta assumendo di ora in ora dimensioni sempre più grandi”.
iI pensiero va - ha concluso Monsignor Moraglia - “ai miei veneziani, tanta vicinanza, ho chiesto alla Caritas che si attivi in tutti i modi possibili e rendo disponibili anche i fondi di emergenza per la carità che quando dovessero essere richiesti in modo motivato saranno a disposizione soprattuto delle persone fragili, penso a quelli che dormono per strada, quelli che non hanno ritrovi. Auspico che le nostre parrocchie, ne sono convinto, si renderanno disponibili anche per la prima accoglienza”.