Il 26 settembre scorso la Biblioteca Ambrosiana e la Biblioteca Papale Centrale Copta di Wadi el Natrun in Egitto hanno firmato un accordo-quadro di cooperazione culturale per promuovere progetti congiunti di ricerca e sviluppo relativi alle rispettive collezioni.

L’intesa è stata siglata al Cairo dal Vice Prefetto della Biblioteca Ambrosiana Monsignor Francesco Braschi e da Papa Tawadros II, Capo della Chiesa Copta Ortodossa. 

Questo accordo rappresenta un evento di grande rilevanza ecclesiale e culturale perché, mentre attesta il desiderio di conoscenza e collaborazione della Chiesa Copta con Istituzioni Culturali appartenenti alla Chiesa Cattolica, sottolinea altresì il valore paradigmatico e storico della Biblioteca Ambrosiana come luogo capace di proporre un modello proficuo, singolare e duraturo di promozione di una cultura che nasce dalla fede cristiana e dalla passione per la persona umana, creatura di Dio e fatta per il dialogo e la fratellanza. Federico Borromeo volle nel 1609 la Biblioteca Ambrosiana per la gloria di Dio e l’utilità di tutti, pensandola fin dalle origini come luogo di incontro e dialogo fra tutte le culture e le religioni, e in particolare come luogo in cui custodire, studiare e valorizzare tutte le Tradizioni cristiane. Soprattutto, il nostro Fondatore era assai attento alle culture del Vicino Oriente, tra cui spiccano I patrimoni letterari, liturgici e spirituali delle venerabili Chiese cristiane orientali. Così fin dal XVII secolo vi fu a Milano un luogo che raccoglieva, studiava e pubblicava testi nelle antiche lingue orientali, tra cui il siriaco, l’armeno, l’etiopico e, naturalmente, il copto e l’arabo, parimenti utilizzato dai Copti accanto all’antico idioma derivato dall’egiziano antico”, il commento di Monsignor Braschi.

La Biblioteca Ambrosiana e la Biblioteca Papale Centrale Copta di Wadi el Natrun in forza dell’intesa siglata condivideranno la conoscenza e le informazioni sulle tecniche innovative di conservazione dei manoscritti antichi e medievali, sulle procedure di digitalizzazione, di catalogazione, di inserimento e archivio dati, sia a livello generale che su singoli progetti, favoriranno gli scambi e potranno organizzare convegni, seminari, corsi ed altri eventi di carattere culturale e scientifico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio manoscritto e librario disponibile in entrambe le biblioteche.