Bruxelles , giovedì, 15. novembre, 2018 9:00 (ACI Stampa).
Il Papa ha chiesto al Dicastero Laici, Famiglia e Vita di “collaborare con la Chiesa nel ricostruire una autentica cultura della vita e della famiglia all’interno delle grandi sfide della post modernità”. Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero Laici, Famiglia e Vita, lo ha sottolineato a Bruxelles, dove lo scorso 6 novembre ha preso parte ad una conferenza di Alto Livello su “Famiglia: ecosistema di una vita culturale in Europa”.
La Conferenza è stata promossa dalla FAFCE, la Federazione di Associazioni Familiari che raggruppa tutti le associazioni famigliari cattoliche e che ha celebrato la scorsa settimana la sua plenaria biennale. La coferenza è stata ospitata dagli europarlamentari Anna Zaborksa e Luigi Morgano.
Alla viglia delle elezioni europee di maggio, mentre Papa Francesco dedica il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace alla buona politica, l’intento è quello di rimettere la famiglia al centro della proposta culturale del continente, prendendo come spunto il fatto che la famiglia, al di là di ogni implicazione sociale e morale, ha anche un peso economico e un peso culturale.
Il dicastero Laici, Famiglia e Vita ha abbracciato questo approccio. La professoressa Gambino ha sottolineato che il dicastero “è attento ad alcune delle più delicate sfide” sul tema della famiglia, e in particolare sullo svilupparsi di nuove forme di cosiddetta genitorialità come per esempio quelle che scaturiscono dalla fecondazione assistita.
La famiglia – ha detto la professoressa Gambino – “è fonte della società perché è alle radici del bene comune”, ma anche perché “è il posto in cui l’uomo viene cresciuto culturalmente, e in cui ognuno di noi diventa ogni giorno più umano dal momento del concepimento”.