Lourdes , mercoledì, 7. novembre, 2018 11:00 (ACI Stampa).
Un incoraggiamento alla lotto contro la pedofilia, all'accoglienza e all'ascolto delle vittime le cui ferite non saranno mai in “prescrizione”, solo così si realizza la tolleranza zero.
Papa Francesco lo ha inviato ai vescovi francesi che domani chiudono a Lourdes i lavori della loro Assemblea plenaria dedicata in gran parte alla questione degli abusi.
I lavori sono iniziati il 3 novembre con l’ascolto di otto persone vittime di atti pedofili da parte di sacerdoti e religiosi. L’obiettivo è stato quello di consentire un dialogo proficuo e responsabile a livello istituzionale. Tre piccoli forum, in modo da “favorire l’ascolto empatico” e permettere “un dialogo più attento, garantendo un clima di confidenzialità e una maggiore libertà di espressione a tutti i partecipanti”. L’incontro è stato organizzato dalla unità permanente istituita presso la Conferenza episcopale che ha chiesto alle vittime di esprimersi soprattutto sulle possibili vie di riparazione, di accompagnamento delle persone e del loro ambiente e sul ricorso ai diritti civili e canonici. Soprattutto si è parlato di prevenzione e garanzie di sicurezza per tutti gli agenti pastorali.
A fine ottobre è stato anche pubblicato un rapporto sulla lotta alla pedofilia nella Chiesa voluto dalla CEF.
“Da gennaio 2017- si legge nel testo- 211 persone hanno portato la loro testimonianza ai vescovi. Dal 2017, 14 diocesi non hanno avuto nessuna testimonianza, nessun reclamo e pertanto hanno non hanno fatto alcuna segnalazione. La differenza tra il numero di vittime che si manifestano (211) e il numero di vittime le relazioni presentate (75) possono essere spiegate in particolare come segue: almeno 11 degli autori implicati dal testimone sono morti;c'è più di un testimone riferito a un singolo autore; alcune testimonianze non garantivano un rapporto al pubblico ministero”.