Città del Vaticano , martedì, 6. novembre, 2018 11:16 (ACI Stampa).
Commentando il Vangelo odierno Papa Francesco - nell'omelia pronunciata a Santa Marta - riporta l'attenzione dei fedeli alle tante volte in cui ciascuno di noi ha rifiutato Cristo. Il "rifiuto deve far pensare a noi, alle volte che Gesù ci chiama; ci chiama a fare festa con Lui, a essere vicino a Lui, cambiare vita. Pensate che cerca i suoi amici più intimi e loro rifiutano! Poi cerca gli ammalati … e vanno; forse qualcuno rifiuta. Quante volte noi sentiamo la chiamata di Gesù per andare da Lui, per fare un’opera di carità, per pregare, per incontrarlo e noi diciamo: ma, scusa Signore, sono indaffarato, non ho tempo. Sì, domani, non posso. E Gesù rimane lì".
"Ognuno di noi - ha aggiunto Francesco secondo quanto riporta Vatican News - pensi: nella mia vita, quante volte ho sentito l’ispirazione dello Spirito Santo a fare un’opera di carità, a incontrare Gesù in quell’opera di carità, di andare a pregare, di cambiare vita in questo, in questo che non va bene? E sempre ho trovato un motivo per scusarmi, per rifiutare".
Gesù - ha concluso il Pontefice - "è buono, è misericordioso, ma è giusto. E se tu chiudi la porta del tuo cuore da dentro, Lui non può aprirla, perché è molto rispettoso del nostro cuore. Rifiutare Gesù è chiudere la porta da dentro e Lui non può entrare. E nessuno di noi, nel momento che rifiuta Gesù, pensa a questo: io chiudo la porta a Gesù da dentro".