Città del Vaticano , mercoledì, 31. ottobre, 2018 9:55 (ACI Stampa).
Papa Francesco continua la sua catechesi sul Sesto Comandamento “Non commettere adulterio”. Nell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro il Papa evidenzia che “l’amore fedele di Cristo è la luce per vivere la bellezza dell’affettività umana”. “Non va, però, dimenticato che questo comandamento – sottolinea Papa Francesco - si riferisce esplicitamente alla fedeltà matrimoniale, e dunque è bene riflettere più a fondo sul suo significato sponsale”.
Questo comando di fedeltà, a chi è destinato? Solo agli sposi? In realtà “questo comando è per tutti, è una Parola paterna di Dio rivolta ad ogni uomo e donna”, chiarisce il Papa.
Per Papa Francesco “diventare uomini e donne adulti vuol dire arrivare a vivere l’attitudine sponsale e genitoriale, che si manifesta nelle varie situazioni della vita come la capacità di prendere su di sé il peso di qualcun altro e amarlo senza ambiguità. È quindi un’attitudine globale della persona che sa assumere la realtà e sa entrare in una relazione profonda con gli altri”.
Chi è dunque l’adultero, il lussurioso, l’infedele? Francesco lo spiega: “È una persona immatura, che tiene per sé la propria vita e interpreta le situazioni in base al proprio benessere e al proprio appagamento. Quindi, per sposarsi, non basta celebrare il matrimonio! Occorre fare un cammino dall’io al noi. Dal pensare da solo a pensare in due, dal vivere da solo a vivere in due”.
“Ogni vocazione cristiana, in questo senso, è sponsale – aggiunge Papa Francesco - Il sacerdozio lo è perché è la chiamata, in Cristo e nella Chiesa, a servire la comunità con tutto l’affetto, la cura concreta e la sapienza che il Signore dona. Alla Chiesa non servono aspiranti al ruolo di preti, ma uomini ai quali lo Spirito Santo tocca il cuore con un amore senza riserve per la Sposa di Cristo”.