Città del Vaticano , mercoledì, 24. ottobre, 2018 18:46 (ACI Stampa).
L’incontro tra Papa Francesco e il Catholicos Karekin II arriva al culmine di un viaggio che il capo della Chiesa Apostolica Armena ha fatto in Italia, passando prima da Milano per festeggiare i 60 anni di presenza armena nella città. L’incontro con Papa Francesco va a rinsaldare il legame di amicizia tra Chiesa Cattolica e Chiesa Apostolica Armena.
Un legame reso simbolicamente visibile dalla “mattinata ecumenica” dedicata all’Armenia lo scorso 5 aprile, avvenuti prima che il Papa si recasse nel giardino tra il governatorato e la caserma della Gendarmeria a inaugurare la Statua di San Gregorio di Narek donata dalla presidenza della Repubblica di Armenia. Un segno che, come fu detto nella dichiarazione congiunta di Papa Francesco e il Catholicos Karekin II durante il viaggio di Papa Francesco in Armenia, “sono più le cose che uniscono che quelle che dividono”.
Il Catholicos Karekin è partito per Roma il 23 ottobre, e nell’ambito della sua visita, ha incontrato tutti i rappresentanti della comunità armena di Roma nella chiesa di San Vito, e ha consegnato un messaggio biblico all’arcivescovo Khazhak Parsamyan, delegato pontificio dell’Europa orientale e rappresentante pontificio in Vaticano. Erano presenti anche padre Dustivelle, responsabile dei rapporti con l'ortodossia del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, e l'arcivescovo Farrell, segretario del dicastero.
Parlando con la comunità armena, il Catholicos Karekin ha sottolineato che il popolo armeno “ha dovuto affrontare secoli di prove e tentazioni, sopravvivendo al genocidio e alla diaspora”, ma che è rimasto “ovunque vigile nella fede”, nonostante le tribolazioni.
Al termine dell’incontro, la comunità armena ha letto una preghiera per la pace, per la prosperità della patria e il progresso e il benessere degli armeni. La storia di Armenia è fortemente radicata nel cristianesimo, e i libri sono parte dell’identità nazionale del popolo armeno.