Città del Vaticano , martedì, 7. luglio, 2015 10:23 (ACI Stampa).
Il Papa ha conquistato Guayaquil e oggi ci sarà il primo grande incontro con la gente di Quito nella messa al Parco del Bicentenario. Una celebrazione caratterizzata dalla musica e dalle lingue inca.
Ieri sera, in Italia era notte, il Papa ha salutato le migliaia di fedeli in strada davanti alla cattedrale, a loro il Papa ha chiesto di porsi sulle spalle “le necessità degli altri, aiutando a edificare o restaurare la vita di tanti fratelli che non hanno forze per costruirla o l’hanno vista crollare”.
Così come a Guayaquil Papa Francesco ha chiesto alla gente dell’ Ecuador di imparare a ricostruire a vedere il futuro come un miracolo che può ancora avvenire. Lo ha detto alla messa parlando della famiglia commentando il vangelo delle nozze di Cana: “il vino migliore è quello che sta per essere bevuto, la realtà più amabile, la più profonda e la più bella per la famiglia deve ancora arrivare.”
Pazienza e speranza chiede il Papa alla gente ricordando che Gesù è vicino a chi soffre, a chi si sente perduto a chi “pensa di aver rotto le anfore”.
Oggi ancora una messa dopo l’incontro privato con i vescovi dell’ Ecuador in una sala del complesso del Parco del Bicentenario nato nell’ area del vecchio aeroporto. Quello dove nel 1985 era atterrato Giovanni Paolo II. Allora il Papa ricordò i “momenti cruciali per il futuro di questa nazione e di questo continente” per cui “è necessario che il cristiano, il cattolico, prenda maggiormente coscienza delle proprie responsabilità e, di fronte a Dio e ai doveri dei cittadini, s’impegni, con rinnovato entusiasmo, nella costruzione di una società più giusta, fraterna e accogliente.” Erano i motivi del viaggio di Giovanni Paolo, in Ecuador, disse alla gente, “per conoscervi meglio, per confermarvi nella fede, per dare slancio e ispirazione evangelica a tutte le ansie e le aspirazioni orientate a promuovere una maggiore giustizia sociale, un maggior rispetto per la dignità dell’essere umano e dei suoi diritti, una più decisa volontà da parte di tutti di servire, di aiutare, di amare, per arricchire gli animi e far progredire le persone.”