Città del Vaticano , giovedì, 18. ottobre, 2018 18:00 (ACI Stampa).
“Ovunque si trovi un giovane sulla terra, anche per lui Gesù Cristo ha dato la vita e ha sparso il suo Sangue, anche se non lo sa. Tutti i giovani hanno il diritto di ascoltare il lieto annunzio che è possibile essere felici, non vivendo egoisticamente per sé stessi ma per gli altri. I giovani aspettano che noi in quanto Chiesa usciamo per andarli a trovare nel profondo della loro anima dove risiedono i loro interrogativi più profondi e dove si annida l’impronta di Dio”. Al Sinodo dei vescovi sui giovani ha detto la sua in rappresentanza del Cammino Neocatecumenale D. Hilaire K. Kouaho, rettore del Seminario Diocesano Internazionale Redemptoris Mater del Madagascar.
Continuano i lavori del Sinodo, ormai giunto al termine anche di questa terza settimana. I circoli minori si riuniranno fino a sabato per la terza parte dello Strumento di Lavoro dedicata al tema “Scegliere”. Poi si procederà con la stesura del Documento finale. Sarà stilata anche una lettera che sarà diffusa ai giovani di tutto il mondo. E’ stata creata una Commissione per la composizione del testo.
In Aula anche l’intervento di un delegato fraterno: il metropolita ortodosso Hilarion. 259 i padri presenti.
E’ stato ancora una volta sottolineato il ruolo della donna, il valore della presenza femminile della Chiesa. Andare contro una cultura machista ed è stato proposto un Sinodo sulla questione del ruolo della donna. L’ispirazione resta Maria, modello di umiltà per la Chiesa: vicina alla volontà di Dio e lontana dallo Spirito del mondo e dal carrierismo clericale o laicale.
Si lavora principalmente per tre obiettivi: che i giovani siano più protagonisti della Chiesa e che per loro ci sia più evangelizzazione e attenzione.