Rimini , venerdì, 19. ottobre, 2018 15:00 (ACI Stampa).
Un filo rosso che dura da quarant’anni quello che lega il Meeting per l’amicizia fra i popoli e i paesi arabi, in particolare l’Egitto.
Già nel 2010 e nel 2012 si tenne “Meeting Cairo”, e oggi come allora il trait d’union tra Egitto e l’Italia è Wael Farouq, docente di Letteratura araba all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ma altri due nomi che si sono aggiunti negli ultimi anni, e che hanno rafforzato di molto il legame, sono quelli di Mustafa El Feki, direttore della Biblioteca di Alessandria, e Sayed Mahmoud Aly, direttore editoriale di Al-Ahram, già vice direttore del settimanale Al-Kahera.
La giornata del 22 ottobre, promossa dalla Biblioteca di Alessandria e dal Meeting di Rimini, sarà a tutti gli effetti un piccolo Meeting nel cuore della Biblioteca di Alessandria. Sono previsti tre incontri. Al primo, “L’estetica della differenza: il modello del Meeting di Rimini”, parteciperanno il direttore della Biblioteca Mustafa El Feki, la presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Emilia Guarnieri e Wael Farouq, che è anche componente della Redazione culturale del Meeting di Rimini.
Seguirà a metà giornata “La differenza, una base della conoscenza”, incontro che vedrà la partecipazione di Marco Bersanelli, professore ordinario di Astronomia e Astrofisica all’Università Statale di Milano, di Sua Eccellenza il Gran Mufti d’Egitto Shawki Allam e di Khaled Azab, direttore della comunicazione della Biblioteca di Alessandria.
In serata poi si terrà l’incontro “Vogliamo tutto: il Sessantotto in Italia e in Egitto” a cui parteciperanno Anwar Moghieth, direttore del Consiglio Nazionale della Traduzione ed Emilia Guarnieri.