Città del Vaticano , giovedì, 18. ottobre, 2018 9:00 (ACI Stampa).
La terza settimana di lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si avvia alla conclusione e il dibattito tra i Padri Sinodali resta vivo. ACI Stampa ha parlato dell’andamento del Sinodo con Enzo Bianchi, uditore e Fondatore della Comunità Monastica di Bose.
Questo è un Sinodo certamente particolare, per il tema e per la novità con cui si svolge: c’è una grande libertà di intervento che nei sinodi precedenti io non ho sperimentato, e poi c’è questo apporto davvero da parte di tutti i continenti che hanno cercato di sentire i giovani, di ascoltarli. E’ chiaro che ne viene fuori un mosaico che non disegna il giovane contemporaneo ma i giovani delle diverse culture e si sente il bisogno di far partecipare i giovani alla vita della Chiesa, di farli protagonisti, si ha la coscienza che i giovani sono la Chiesa che manca.
Come si stanno comportando i giovani uditori?
Molto bene, intervengono con molta libertà, con la loro freschezza anche con i loro modi che non sono sovente così canonici rispetto allo stile ecclesiastico, ma mostrano di aver una coscienza ecclesiale forte e di desiderare dalla Chiesa un cambiamento in modo che loro possano prendere parte alla vita della Chiesa da protagonisti e non semplicemente da oggetto della pastorale giovanile.
Come sta andando questo Sinodo?