Città del Vaticano , martedì, 16. ottobre, 2018 18:00 (ACI Stampa).
Dalla richiesta di maggiore chiarezza dell’insegnamento della Chiesa sul tema dell’omosessualità alla formazione dei giovani in un mondo politico; dalla necessità di portare avanti una Chiesa in uscita alle discussioni sulle procedure: le discussioni al Sinodo dei vescovi vanno avanti, e dopo le pubblicazioni dei rapporti dei Circoli Minori sulla seconda parte dell’Instrumentum Laboris, si comincia la discussione sulla terza parte, quella del mettere in pratica, in attesa del documento finale.
Molto deve essere ancora definito riguardo il documento finale da sottoporre a Papa Francesco. Fino ad ora, le proposte dei Circoli minori vanno ad emendare il testo dell’Instrumentum Laboris, ma non propongono un nuovo documento.
Di certo, ha detto Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Comunicazione, il testo sarà in italiano, non ci sarà tempo di tradurlo, ma ci sarà prima “un testo provvisorio che sarà letto in aula, e su cui si interverrà, e poi ci sarà un testo definitivo che sarà letto. Tutte queste letture avranno traduzione consecutiva e passerà poi un periodo di tempo in cui i padri potranno riflettere”.
Il Cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha riportato l’attenzione sul tema delle coppie LGBT, frase utilizzata nel documento di lavoro che ha creato non pochi problemi anche interpretativi, suscitando anche le preoccupazioni di alcuni padri sinodali.
Il Cardinale, che già al Sinodo 2014 si era espresso in maniera forte sul tema, ha ribadito la necessità di un “insegnamento chiaro della Chiesa, anche nell’esposizione” sul tema LGBT. Convinzione del Cardinale Sarah è che “dobbiamo insegnare la fede”, e sono gli stessi giovani a volere un insegnamento radicale.