Città del Vaticano , martedì, 16. ottobre, 2018 16:30 (ACI Stampa).
Nella relazione del circolo minore Hispanicus A, coordinato dal Cardinale Maradiaga, Arcivescovo di Tegugicalpa, si sottolinea in primis come la gioventù debba intendersi come un “luogo teologico”, non in termini univoci ma come una analogia.
Il gruppo ha sottolineato l’importanza del discernimento, attraverso il quale “i giovani devono scoprire la loro profonda identità e il contributo unico che possono e devono dare alla società e alla Chiesa”.
Particolare attenzione deve essere rivolta ai giovani single : “è un tema complesso – si legge nella relazione – nel quale bisogna discernere se si tratta di un fenomeno sociologico o vocazionale, se si assume per scelta o per semplice comodità, se è una missione di servizio agli altri o egoismo puro”.
Il circolo minore Hispanicus B - i cui lavori sono coordinati dal Cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede - sottolinea invece che nell'Instrumentum Laboris i temi riguardanti la fede, i processi di formazione nella fede e l'incontro con Gesù sono trattati in maniera troppo poco esaustiva.
Secondo i Padri Sinodali dell’Hispanicus B è necessario inoltre spiegare bene il termine “vocazione”: dalla sua accezione pedagogica a quella missionaria. Occorre anche - si legge nella relazione - specificare meglio la vocazione dei laici.