Città del Vaticano , venerdì, 12. ottobre, 2018 10:00 (ACI Stampa).
Milioni di turisti ogni anno visitano i musei, e quanto incide questo sulla conservazione delle opere d'arte? E' uno dei temi della giornata di studi che oggi si svolge ai Musei Vaticani.
La conservazione preventiva è un tema sempre più importante per la “buona salute” del patrimonio culturale. Ed è per questo che la giornata di oggi viene dedicata dai Musei vaticani al confronto sul tema della conservazione. I grandi musei sono un laboratorio perfetto che può essere utile ai piccoli.
Il Convegno – a cura di Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, e di Salvatore Settis, e Vittoria Cimino, Coordinatore dell’iniziativa e Responsabile dell’Ufficio del Conservatore – ha lo scopo di promuovere una riflessione sui temi della gestione del turismo di massa e della conservazione programmata del patrimonio, tra le sfide più urgenti del terzo millennio. Conservazione preventiva per i beni esposti nei grandi musei universali, frequentati ogni anno da milioni di visitatori.
I Musei Vaticani hanno particolarmente a cuore queste tematiche poiché la loro missione è quella di far conoscere, preservare e condividere quello straordinario lascito di cultura, di storia, di bellezza e di fede che i Pontefici romani hanno raccolto e custodito per secoli.
Oltre ad Antonio Paolucci, che ha diretto i Musei Vaticani dal 2007 al 2016 saranno protagonisti i direttori di alcuni dei maggiori musei del mondo, che hanno accettato di descrivere le strategie operative o casi specifici affrontati nell’ambito del loro ruolo: Jean-Luc Martinez del Musée du Louvre, Gabriele Finaldi della National Gallery di Londra, Laurent Salomé del Musée National des Château de Versailles et de Trianon, Mikhail B. Piotrovskiy dello State Hermitage Museum di San Pietroburgo, Miguel Falomir Faus del Museo Nacional del Prado, Timothy Potts del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, Christian Greco del Museo Egizio di Torino.