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Turisti e musei, la conservazione dell'arte ai Musei Vaticani

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Milioni di turisti ogni anno visitano i musei, e quanto incide questo sulla conservazione delle opere d'arte?  E' uno dei temi della giornata di studi che oggi si svolge ai Musei Vaticani.

La conservazione preventiva è un tema sempre più importante per la “buona salute” del patrimonio culturale. Ed è per questo che la giornata di oggi viene dedicata dai Musei vaticani  al confronto sul tema della conservazione. I grandi musei sono un laboratorio perfetto che può essere utile ai piccoli.

Il Convegno – a cura di Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, e di Salvatore Settis, e Vittoria Cimino, Coordinatore dell’iniziativa e Responsabile dell’Ufficio del Conservatore – ha lo scopo di promuovere una riflessione sui temi della gestione del turismo di massa e della conservazione programmata del patrimonio, tra le sfide più urgenti del terzo millennio. Conservazione preventiva per i beni esposti nei grandi musei universali, frequentati ogni anno da milioni di visitatori.

I Musei Vaticani hanno particolarmente a cuore queste tematiche poiché la loro missione è quella di far conoscere, preservare e condividere quello straordinario lascito di cultura, di storia, di bellezza e di fede che i Pontefici romani hanno raccolto e custodito per secoli.

Oltre ad Antonio Paolucci, che ha diretto i Musei Vaticani dal 2007 al 2016  saranno protagonisti i direttori di alcuni dei maggiori musei del mondo, che hanno accettato di descrivere le strategie operative o casi specifici affrontati nell’ambito del loro ruolo: Jean-Luc Martinez del Musée du Louvre, Gabriele Finaldi della National Gallery di Londra, Laurent Salomé del Musée National des Château de Versailles et de Trianon, Mikhail B. Piotrovskiy dello State Hermitage Museum di San Pietroburgo, Miguel Falomir Faus del Museo Nacional del Prado, Timothy Potts del J. Paul Getty Museum di Los Angeles, Christian Greco del Museo Egizio di Torino.

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Oggi la conservazione del patrimonio richiede sinergia e regolarità di applicazione, protocolli scientificamente testati, impegno di professionalità correttamente formate, verifica dei risultati, certezza di finanziamenti. La strategia di conservazione programmata dei Musei Vaticani affonda le sue radici nell’antica tradizione di tutela esercitata dai Pontefici e nella pratica di cura del patrimonio che anticipa il concetto stesso di museo, anche attraverso lo studio dei documenti conservati presso l’Archivio Storico dei Musei Vaticani.

Il modello operativo adottato dai Musei Vaticani è un sistema a più corsie dove, accanto alla tradizionale attività di restauro, interagiscono efficacemente la cura degli ambienti di esposizione, la programmazione e la regolare esecuzione di piani di manutenzione ordinaria delle collezioni, degli allestimenti e degli impianti.

Oggi i Musei del Papa possono contare su uno staff interno che vigila sul patrimonio esposto e conservato in più di quaranta depositi e che cura il sistematico monitoraggio ambientale e climatologico nei luoghi di esposizione, di conservazione e di lavoro. La strategia di conservazione si sviluppa anche attraverso la quotidianità di interventi ordinari rivolti alle collezioni e ai percorsi di visita – come la capillare depolveratura, il regolare sistematico controllo del patrimonio di opere mobili e il tempestivo risarcimento dei piccoli danneggiamenti – condotti da una squadra di restauratori esterni, appositamente formati e operanti nell’ambito di programmi coordinati dall’Ufficio del Conservatore.

Nel corso del Convegno viene presentato il volume di Vittoria Cimino “The conservation of the Vatican Museums. A ten-year proiect completed”, recente versione inglese di “Come si conserva un grande museo. L’esperienza dei Musei Vaticani” edito da Musei Vaticani-Allemandi nel 2016: manuale nato dal desiderio di condividere i programmi, i metodi e le attività di conservazione programmata in uso presso i Musei Vaticani con le altre Istituzioni impegnate nell’attività di tutela a conservazione del patrimonio storico artistico.

L’intero Convegno è reso possibile dal sostegno generoso di Minsait, società di Indra, che supporta i Musei Vaticani per la protezione e la sicurezza delle opere e delle persone.