Città del Vaticano , mercoledì, 10. ottobre, 2018 18:00 (ACI Stampa).
Le due parole più frequenti sono discernimento e accompagnamento. Dal pomeriggio del 9 ottobre sono riprese le Congrgazioni generali e gli interventi. Ma soprattutto sono arrivate nel dibattito dell’ aula le questioni della fede, dei sacramenti, dell’annuncio.
Nella seconda parte dello Strumento di lavoro si parla di discernimento vocazionale. Ma i vescovi hanno subito messo in chiaro che servono modelli per i giovani: i santi. E i giovani hanno detto di capire poco cosa significa discernimento, preferiscono indicazioni operative concrete.
Il Patriarca libanese, il cardinale Raï nella meditazione all’inizio della settima congregazione generale, la mattina di mercoledì 10, ha parlato del “coraggio di passare da una pastorale “per i giovani” a una pastorale “con i giovani”, dare loro fiducia”.
Presidente delegato di turno è stato il cardinale Sako che ha saputo rendere leggera l’atmosfera con qualche motto di spirito.
La votazione per i membri della commissione per la redazione del documento finale ha visto anche un testa a testa tra i cardinali africani Turkson e Sarah, e alla fine la scelta è andata sul ganese. Per l’ Europa c’è l’arcivescovo Forte e come membro di nomina pontificia l’arcivescovo Shevchuk.