Per loro le questioni sono diversi, e come già in altri sinodi, dall’Africa si leva un appello a non “colonizzare” il continente con ideologie lontane dalla realtà.
Certo una delle questioni centrali è quella delle migrazioni, anche se sono viste in modo diverso da chi riceve e da chi non vorrebbe che i giovani lasciassero i paesi di origine.
E addirittura sulla parola “giovani” ci sono delle perplessità. La gioventù è una condizione di passaggio non una realtà ontologica.
Molti vescovi africani sono ovviamente segnati dalla guerra, dalla miseria, dalla difficoltà del rapporto con l’ Islam, ma ci sono alcuni che vanno oltre. E uno dei temi dibattuti è quello della necessità di maestri e accompagnatori per i giovani che hanno sete di una forte spiritualità.
Da qui un altro grande tema affrontato, quello delle sette che “conquistano” i giovani e li allontanano dalla vera fede.
Altro tema importante quello della famiglia, sia quella di origine che quella che si vuole formare.
Nei Circoli emerge una grande diversità di opinioni che apre la porta di un’altra questione, quella del linguaggio. Anche in questo caso quello europeo, occidentale non corrisponde a quello di altri paesi e contesti, come non corrisponde la visione della lotta al consumismo, fondamentale in occidente e ben lontana dalla realtà in paesi dove è difficile trovare l’acqua.
Dei circoli hanno fatto parte i due vescovi cinesi, la novità del Sinodo. Non sono intervenuti. Il partecipante del circolo francese non ha parlato anche perché non conosce bene la lingua così come il suo conterraneo nel circolo inglese.
Domani in Congregazione ci saranno le votazioni per i membri della commissione per il documento finale e sarà molto significativo vedere chi ne farà parte.
Intanto si moltiplicano le iniziative a latere del Sinodo.
Come la presentazione prevista per la ultima settimana, il 23 ottobre, del libro che raccoglie storie di vita commentate da Papa Francesco. Sarà proprio il Papa a presentarlo insieme con giovani e anziani provenienti da tutto il mondo insieme all’ Arcivescovo di Panamá, José Domingo Ulloa Mendieta O.S.A., Presidente del Comitato Organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù 2019. Il libro, che esce in contemporanea negli Stati Uniti e Italia ed è in corso di pubblicazione in molte lingue, in Italia è edito Marsilio Editori ed è curato dal gesuita Antonio Spadaro.
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