Papa Francesco è arrivato in aula alle 17 dove lo attendevano i giovani di ogni parte del mondo. Molte le suore e i religiosi, due bambine, sono andate incontro al Papa con dei disegni, alcuni avevano una bandiera cinese, tutti con il telefono in mano per le immancabili foto, presenti anche i padri sinodali.
Il Papa seduto ai piedi del grande palco ha seguito le esibizioni artistiche e le testimonianze e i filmati che raccontano progetti per i giovani.
Poi la riflessione per i ragazzi, che siano in cammino, che siamo coerenti che non si lascino comprare dagli ideologismi e dai populismi e che siamo concreti.
Il Papa come sempre ripete gli slogan che ama: non siate giovani da divano, ascoltate i vecchi, abbiate radici, e amate la coerenza contro ogni forma di clericalismo soprattutto nella Chiesa. E aggiunge: "voi, giovani, ragazzi e ragazze, voi non avete prezzo! Non siete merce all’asta! Per favore, non lasciatevi comprare, non lasciatevi sedurre, non lasciatevi schiavizzare dalle colonizzazioni ideologiche che ci mettono idee nella testa e alla fine diventiamo schiavi, dipendenti, falliti nella vita. Voi non avete prezzo: questo dovete ripetervelo sempre: io non sono all’asta, non ho prezzo. Io sono libero, sono libera! Innamoratevi di questa libertà, che è quella che offre Gesù".
Francesco parla di accoglienza dei migranti e della necessità di non cedere alla colonizzazioni ideologiche e alla fine dice, le risposte le daranno i padri sinodali.
E ai giovani ripete: "Fate voi la vostra strada. Siate giovani in cammino; in cammino, che guardano orizzonti, non lo specchio. Sempre guardando avanti, in cammino".
Un passaggio in particolare è riferito alla accoglienza: "E oggi sono un po’ di moda i populismi, che non hanno niente a che vedere con ciò che è popolare. Popolare è la cultura del popolo, la cultura di ognuno dei vostri popoli che si esprime nell’arte, si esprime nella cultura, si esprime nella scienza del popolo, si esprime nella festa! Ogni popolo fa festa a suo modo. Questo è popolare. Ma il populismo è il contrario: è la chiusura di questo su un modello. Siamo chiusi, siamo noi soli".
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