Città del Vaticano , mercoledì, 3. ottobre, 2018 14:00 (ACI Stampa).
Benedetto XVI è Papa da poco meno di sei mesi quando si trova - nell’ottobre 2005 - a presiedere il suo primo Sinodo. E’ l’XI Assemblea Generale Ordinaria e il tema prescelto riguarda "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.
Nuovo in realtà non era solo il Papa: anche il Segretario Generale del Sinodo era neofita. L’Arcivescovo croato Nikola Eterovic era infatti stato nominato nel 2004 da Giovanni Paolo II, succedendo così al Cardinale Jan Pieter Schotte.
Per questo Sinodo, Benedetto XVI sceglie quali Presidenti Delegati i Cardinali Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Juan Sandoval Iniguez, Arcivescovo di Guadalajara e Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi. Il Relatore Generale è il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia. Tra i partecipanti vi è anche il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires e Vicepresidente della Conferenza Episcopale Argentina.
Per il suo primo Sinodo, Benedetto XVI invitò anche alcuni vescovi cinesi fedeli a Roma ma le autorità di Pechino negarono ai presuli la possibilità di partecipare. Ai cattolici cinesi - nella Messa conclusiva - il Papa rivolse un pensiero carico di affetto. “Con viva pena - disse Benedetto XVI - abbiamo sentito la mancanza dei loro rappresentanti. Voglio tuttavia assicurare a tutti i Presuli cinesi che siamo vicini con la preghiera a loro e ai loro sacerdoti e fedeli. Il sofferto cammino delle comunità, affidate alla loro cura pastorale, è presente nel nostro cuore: esso non rimarrà senza frutto, perché è una partecipazione al Mistero pasquale, a gloria del Padre”.
Il lavoro post-sinodale durò parecchi mesi, e culminò nella Esortazione apostolica di Papa Benedetto XVI Sacramentum Caritatis del febbraio 2007.