Città del Vaticano , venerdì, 3. luglio, 2015 19:28 (ACI Stampa).
Una vera corrente di grazia con una lunga storia che deve scorrere dentro la Chiesa. Papa Francesco è intervenuto al raduno dei gruppi carismatici cristiani sia cattolici che di altre confessioni e con il suo stile ha voluto ripercorrere la storia di quello che ha definito non un “movimento”, ma appunto una corrente di grazia.
Il Papa, dopo aver scherzato sulla pioggia che si è abbattuta improvvisa e violenta ha voluto dare delle indicazioni semplici ed operative ai partecipanti al raduno ricordando la unità nella diversità, che come modello deve avere non la sfera che ha una superficie uniforme, ma un poliedro con le sue diversità. Perché spiega il Papa, i carismi sono vari e lo Spirito soffia dove come e quando vuole.
Poi il Papa ha messo in guardia dalla tentazione di sentirsi indispensabili “qualunque sia l’incarico” perché l’unico veramente “insostituibile è lo Spirito Santo e Gesù e l’unico Signore.”
Poi Francesco aggiunge: “non ci sono servizi a vita nella nella Chiesa, questo succede solo nelle dittature”. E mette in guardia dalle tentazione che fa scivolare nella vanità. “Quanti leader diventano pavoni e il potere porta la vanità e senti di fare qualsiasi cosa e puoi scivolare negli affari ...il diavolo sempre entra per i portafogli!”
Il Papa chiede che il lavoro sia quello di aiutare l’incontro con Gesù, non tanto con i grandi raduni, ma con “relazioni artigianali”, e ripete più volto la necessità del legame e della cooperazione costante con i vescovi diocesani che sono gli unici che creano il Corpo di Cristo.