Città del Vaticano , giovedì, 20. settembre, 2018 13:30 (ACI Stampa).
Incontrando l’Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi sul Lavoro, Papa Francesco ha sottolineato che “il nostro mondo ha bisogno di un sussulto di umanità, che porti ad aprire gli occhi e vedere che chi ci sta davanti non è una merce, ma una persona e un fratello in umanità”.
Fondato nel 1933 a Milano, l’ANMIL celebra quest’anno i 75 anni di fondazione. Si occupa di lavorare per prevenire gli infortuni del lavoro e tutelare quanti ne sono vittime.
Nel suo discorso, Papa Francesco sottolinea di essere vicino a “quanti, sul lavoro, si sono infortunati con conseguenze permanenti e debilitanti”, ricordando che “Dio consola chi soffre avendo Egli stesso sofferto, e si fa vicino ad ogni situazione di indigenza e di umiltà”.
Il Papa sottolinea che “tutti sono chiamati ad un impegno fattivo di solidarietà e sostegno nei confronti di chi è vittima di incidenti sul lavoro” e che per questo “la scarsità delle risorse, che giustamente preoccupa i governi, non può certo toccare temi delicati come questo, ma non va mai tagliata la solidarietà!”
Papa Francesco esorta l’associazione ad ispirarsi “sempre” alla Dottrina sociale della Chiesa che “richiama costantemente l’equilibrio tra solidarietà e sussidiarietà”, da ricercare e ricostruire “in ogni circostanza ed ambito sociale” perché “da un lato non venga a mancare la solidarietà e dall’altro non ci si limiti ad essa rendendo passivo chi ancora può dare un importante contributo al mondo del lavoro, ma lo si coinvolga attivamente, mettendo a frutto le sue capacità”.