Città del Vaticano , martedì, 18. settembre, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Giovani che fanno domande. Papa Francesco ne ha incontrato un gruppo in Vaticano luendi pomeriggio. Arrivano dalla Francia dalla diocesi di Grenoble. I temi sono quelli di sempre, come parlare della Chiesa e del Vangelo nel mondo.
Il Papa risponde in italiano alle domande poste in francese. Parla di prossimità, vicinanza per trasmettere il messaggio della Chiesa. Cioè un ambiente un clima “in cui si deve trasmettere il messaggio cristiano. Il messaggio cristiano è un messaggio di prossimità”.
E poi c’è l’ascolto, “l’apostolato “dell’orecchio”: sentire, ascoltare” e poi “devi fare, e lui vedrà come tu gestisci la vita. Sarà lui a domandarti: “Perché fai questo?””. Un messaggio da trasmettere sempre in cammino.
E poi il tema del servizio, della carità. Il Papa ricorda la sua gioventù in Amarica Latina: “se un prete faceva un lavoro con i poveri, quel prete era “comunista”. Perché la situazione politica era così… Sembrava che l’unico gruppo che si avvicinava ai poveri e lottava per la giustizia erano i comunisti. È al rovescio: il Vangelo, il Vangelo mette i poveri al centro”.
Francesco parla della povertà di spirito, dei poveri del Vangelo gente cui avvicinarsi per sollevarlo “ma sollevarlo insieme, inginocchiandomi e prendendolo. Quando tu tocchi la malattia di un povero, tu stai toccando le piaghe di Cristo”.