Palermo , sabato, 15. settembre, 2018 18:22 (ACI Stampa).
La vera festa per il Papa Palermo l’ha fatta in Piazza Politeama. Un incontro con i giovani che hanno posto domande ma che di fatto è stata la festa della città.
Ai ragazzi che gli chiedono come ascoltare Gesù e come essere accoglienti, come essere segno per il futuro.
Il Papa inizia nel suo stile un colloquio: “ Il Signore non si ascolta stando in poltrona” perché “rimanere seduti nella vita crea interferenza con la Parola di Dio che è dinamica”. E “ Dio si scopre camminando”. Il Papa riprende alcuni episodi della Scrittura. “ I pigri non potranno ereditare la voce del Signore” dice il Papa, e “si tratta di mettere il cuore in cammino e vivere in ricerca”. E aggiunge : “Non chiudetevi in voi stessi, ma confidatevi con Lui, affidate tutto a Lui, cercatelo nella preghiera, nel dialogo con gli altri e in cammino. Capirete che Gesù crede in voi più di quanto voi credete in voi stessi”. E allora il “ Signore ti farà sentire cosa vuole da te”.
E occorre mettersi in gioco senza paura di perdere la faccia “meglio cavalcare i sogni belli con qualche figuraccia che diventare pensionati del quieto vivere: meglio buoni idealisti che pigri realisti: meglio essere Don Chisciotte che Sancho Panza!”. E allora ecco i verbi: “camminate, cercate, sognate e servite” non essere ripiegati su se stessi raccomanda il Papa.
Terra di incontro la Sicilia, un vero messaggio di fede, un invito ad essere uomini di incontri al posto del mondo di oggi che è mondo di scontri dice il Papa. La fede si fonda sull’incontro. E “ Dio vuole che ci salviamo come Popolo, voi siete un popolo con una identità” e dice il Papa che la solidarietà è il tratto distintivo del cristiano. Quello di cui c’è “carestia” oggi è l’amore del Vangelo, dice il Papa e “ Dio ama chi dona con gioia”. E bisogna essere capaci “ di sporcarsi le mani” perché la “vita non si spiega, si vive”.