Palermo , sabato, 15. settembre, 2018 12:02 (ACI Stampa).
“La parola odio va cancellata dalla vita cristiana; perciò non si può credere in Dio e sopraffare il fratello. Non si può credere in Dio ed essere mafiosi. Chi è mafioso non vive da cristiano, perché bestemmia con la vita il nome di Dio-amore”. E’ il vero e proprio grido antimafia che Papa Francesco ha lanciato tra gli appluasi durante l’omelia della Messa celebrata al Foro Italico di Palermo, dedicata alla memoria liturgica del Beato Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia esattamente 25 anni fa.
Oggi - ha aggiunto il Papa - “abbiamo bisogno di uomini e di donne di amore, non di uomini di onore; di servizio, non di sopraffazione; di camminare insieme, non di rincorrere il potere. Ai mafiosi dico: cambiate, fratelli e sorelle! Smettete di pensare a voi stessi e ai vostri soldi, il sudario non ha le tasche: convertitevi! Se non fate questo, la vostra stessa vita andrà persa e sarà la peggiore delle sconfitte”.
Come fece Don Pino, il Papa sprona tutti a “darsi da fare” perché “non si può seguire Gesù con le idee. Non aspettare che la Chiesa faccia qualcosa per te, comincia tu. Non aspettare la società, inizia tu! Non pensare a te stesso, non fuggire dalla tua responsabilità, scegli l’amore! Senti la vita della tua gente che ha bisogno, ascolta il tuo popolo: abbiate paura della sordità di non ascoltare il popolo. Questo è l’unico populismo possibile, l’unico populismo cristiano: sentire e servire il popolo, senza gridare, accusare e suscitare contese”.
Padre Puglisi ha dimostrato “la vittoria della fede, che nasce dal dono quotidiano di sé. Ecco la vittoria della fede, che porta il sorriso di Dio sulle strade del mondo. Ecco la vittoria della fede, che nasce dallo scandalo del martirio”.
Ognuno di noi - ha detto ancora il Papa - è chiamato a scegliere tra “amore o egoismo. L’egoista pensa a curare la propria vita e si attacca alle cose, ai soldi, al potere, al piacere. Allora il diavolo ha le porte aperte, entra dalle tasche. Fa credere che va tutto bene ma in realtà il cuore si anestetizza: egoismo è una anestesia molto potente. Questa via finisce sempre male: alla fine si resta soli, col vuoto dentro. È come il chicco di grano del Vangelo: se resta chiuso in sé rimane sotto terra solo. Se invece si apre e muore, porta frutto in superficie”.