Poznan , venerdì, 14. settembre, 2018 18:00 (ACI Stampa).
Il nuovo segretario generale del consiglio della Conferenze Episcopali Europee proviene dal blocco ex sovietico, e cadrà durante il suo mandato il cinquantenario della fondazione del Consiglio. Padre Martin Michalicek è stato eletto oggi dai membri del CCEE, riuniti a Poznan (Polonia) per la loro plenaria dal 13 al 16 settembre.
Una plenaria tutta dedicata al tema dello spirito della solidarietà in Europa. Uno studio presentato ai presidenti di conferenze episcopali e delegati di 45 Paesi europei ha sottolineato che sono oltre 100 milioni gli adulti coinvolti nel volontariato in Europa, il 22-23 per cento delle popolazione dell’Unione. E grande impatto hanno le organizzazioni cattoliche, presenti ovunque, considerati dallo Stato come uguali dal punto di vista legale alle organizzazioni civili non governative e alle organizzazioni non profit.
La preoccupazione è che il volontariato, con la professionalizzazione, diventi sempre più considerato sempre più una merce che un atto di gratuità. Ed è stato uno dei temi di discussione dei vescovi nella giornata di oggi.
Ma i vescovi hanno anche lavorato sui temi amministrativi, approvato il budget e approvato il nuovo segretario generale, dopo che monsignor Duarte da Cunha ha terminato il suo secondo mandato: è rimasto al CCEE per 10 anni, ed è stato ringraziato dalla presidenza per il suo lavori.
Chi è padre Martin Michalicek? Classe 1974, slovacco, sacerdote dal 1999 con studi a Roma e a Salisburgo, è vice segretario generale del CCEE dal 2018, dopo aver servito dal 2015 al 2018 come moderatore della curia episcopale di Nitra. È il quinto segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee.