Palermo , lunedì, 10. settembre, 2018 16:00 (ACI Stampa).
La Piccola Casa della Misericordia di Gela nasce nel 2013 sotto l’impulso di Papa Francesco. Questo sabato, in Sicilia, il Papa conoscerà finalmente il vero frutto di quella misericordia da lui predicata e amata.
La Piccola Casa opera in sinergica collaborazione con la Caritas diocesana, le istituzioni locali, le parrocchie e le associazioni presenti nel territorio sempre più interessati ai crescenti disagi sociali, dovuti anche al processo di deindustrializzazione progressivo a causa della crisi del polo petrolchimico gelese, unica grande realtà industriale dell’intera provincia di Caltanissetta.
Sono 150 i volontari che ogni giorno lavorano per andare incontro al disagio di tante famiglie indigenti.
La Piccola Casa della Misericordia ha avviato: la mensa, il dormitorio, il servizio di supporto al carcere, il poliambulatorio, la raccolta degli alimenti invenduti presso le attività commerciali locali, il centro di ascolto, le consulenze professionali, il servizio distribuzione generi alimentari, il recupero scolastico dei bambini, l’emporio dei vestiti, il servizio lavanderia e il servizio di mediazione familiare.
“Il nostro cuore è nella gioia – afferma don Pasqualino di Dio, iniziatore della Piccola Casa della Misericordia - perché Francesco viene nel cuore della nostra Sicilia a trovare i suoi figli e a confermarli nella fede e nella carità. Penso che la visita del Santo Padre tra noi, più che essere un premio, è una sfida, un incoraggiamento, è tendere la mano verso ciascuno di noi, perché i deboli possano sentirsi consolati, gli afflitti possano guardare l’avvenire oltre la siepe dello sconforto e della loro debolezza; coloro che servono la cosa pubblica pensino al bene comune e non al proprio, attenzionando il territorio della nostra terra, della nostra Gela. Una delle città più grandi della Sicilia, piena di tante risorse, ma dove manca il lavoro e la povertà avanza sempre più, dove è elevato il numero di morti per tumori e varie malattie, città che vive il grave dramma dello spopolamento perché tante famiglie e tanti giovani, stanno lasciando la nostra terra per disperazione”.