Città del Vaticano , mercoledì, 1. luglio, 2015 9:18 (ACI Stampa).
Otto giorni divisi in tre nazioni e due emisferi, tra luoghi della memoria, promozione sociale e annuncio del Vangelo. Il viaggio di Papa Francesco in Ecuador, Bolivia e Paraguay (dal 5 al 13 luglio) si presenta intenso e denso allo stesso tempo, e con un filo conduttore con il viaggio negli Stati Uniti e Cuba che è dato da un incontro: quello con i Movimenti Popolari che avverà il 9 luglio in Bolivia.
Un filo conduttore perché – spiega padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede in un briefing con i giornalisti il 30 giugno – da questo incontro scaturiranno delle conclusioni che saranno consegnate a Papa Francesco, e che si spera questi possa utilizzare per il discorso che terrà alle Nazioni Unite il prossimo 25 settembre. Non c’è da escludere che lo faccia.
Perché Papa Francesco aveva già mostrato di condividere le istanze dei Movimenti Popolari, quando questi si erano incontrati in ottobre in Vaticano su iniziativa del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Questo secondo incontro è coordinato dall’Avvocato Juan Grabois, e si tiene in Bolivia dal 7 al 9 luglio. Ci sono molte etichette del World Social Forum, di cui persino Caritas Internationalis è stata parte prima di dislocarsi più prudentemente al di fuori di esso, appoggiandone alcune istanze. Parteciperanno all’incontro il Cardinal Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, e l’arcivescovo Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
L’incontro è molto atteso, il presidente boliviano Evo Morales vi parteciperà come membro dei “cocaleros,” i raccoglitori di coca, e ha fatto molto scalpore la notizia che Papa Francesco potrebbe masticare foglie di coca. Ma non c’è niente di stupefacente in questo, le foglie di coca sono utilizzate in infusi e tisane che in Bolivia permettono di alleviare il problema dell’altitudine.
Piuttosto, la Bolivia è conosciuta come il posto dove si è sviluppata la cosiddetta “teologia andina,” promozione sociale e aiuto ai poveri con una qualche cognizione teologica pragmatica simil-socialista, ma un po’ più distante dal marxismo della Teologia della Liberazione. Un modo molto semplicistico di porla, in realtà, perché il dibattito teologico è ancora iin corso, in Sudamerica. Papa Francesco ci andrà con la sua Teologia del Popolo, che si rifà tutta alla pietà popolare.