Rimini , lunedì, 20. agosto, 2018 11:00 (ACI Stampa).
Il Meeting 2018 si è aperto a Rimini, ma con gli occhi a Genova. Nella messa di apertura presieduta da monsignorFrancesco Lambiasi, vescovo di Rimini è stato letto il messaggio di Papa Francesco e sono state ricordate le vittime del tragico incidente di Genova. Nella omelia il vescovo ha detto: “È solo con Gesù che si può vivere una vita autenticamente umana, in quanto veramente sovrumana, pienamente divina”.
Conclusa la messa che è stata animata dal coro di "Comunione e Liberazione" di Rimini diretto da Anastasia Gemmani e il Coro Ecumenico San Nicola diretto da Guya Valmaggi, anche l’incontro di presentazione del Meeting è stato segnato dal minuto di silenzio, per le vittime di Genova. “È un momento di silenzio, di amicizia, preghiera e vicinanza umana agli amici liguri, alle famiglie colpite, alle vittime e ai feriti” ha detto la presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Emilia Guarnieri che ha letto anche il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Manuel de Oliveira Guterres.
Relatore di apertura il nunzio negli Stati Uniti Christophe Pierre, che ha richiamato Papa Francesco: “di fronte al cambiamento la gente comincia a disperarsi, dimenticando di essere protagonista della storia”.
Il nunzio ha riletto il brano evangelico della samaritana e ha messo l’episodio in parallelo con la pastorale di Papa Francesco che “chiama la Chiesa a prendersi la responsabilità di facilitare una esperienza personale di Gesù, che riempie la vita di gioia”.
Ripartendo dalla Conferenza dei vescovi dell’America latina ad Aparecida del 2007 Pierre ha detto che “in quell’occasione problemi come l’insicurezza che domina il vivere dell’uomo moderno e i suoi effetti sull’evangelizzazione sono stati affrontati col metodo dell’ascoltare la realtà, dialogando con tutti i livelli della società. Analogamente il Santo Padre propone la visione di una chiesa che facilita l’incontro con Cristo”.