Vilnius , martedì, 30. giugno, 2015 16:00 (ACI Stampa).
Una Europa “molto spesso confusa, che sembra priva di una vera cultura di accoglienza, così come di una vera solidarietà tra i diversi Paesi che la compongono.” Parla così il Cardinal Josip Bozanic, archivescovo di Zagabria e presidente della sezione “migrazioni” della Commissione del Consiglio per le Conferenze Episcopali Europee “Caritas in Veritate.” Bozanic prende la parola in apertura dell’Incontro dei vescovi e responsabili nazionali per la pastorale dei Migranti in Europa in corso a Vilnius fino a giovedì 2 luglio.
“Non possiamo però – afferma il Cardinale - smettere allo stesso tempo di ricordare ai nostri responsabili e governanti che spetta alla politica trovare soluzioni che facilitino l’accoglienza con responsabilità delle persone così come spetta alla politica europea di impegnarsi ad aiutare senza egoismi e ipocrisie a risolvere situazioni di guerra e povertà che sono alle nostre porte”.
Per l’arcivescovo di Zagabria “la sfida spirituale dell’accoglienza è collegata alla responsabilità che ognuno ha di pronunciare il suo sì a chi arriva” e “solo chi non smarrisce il valore infinito della persona che ha dinanzi è capace di gesti di accoglienza”. Per Bozanic “in un mondo dove l’individualismo tende a chiudere ognuno nel suo proprio bunker”, l’accoglienza è doverosa perché non si accolgono ‘problemi’ ma “un essere umano che porta con sé un valore e una dignità inalienabile”.
Così “la questione dell’accoglienza non potrà mai essere un tema dibattuto in maniera ideologica, ma prima di tutto sarà unatteggiamento esistenziale vissuto sia dal singolo sia dalla comunità”.
L’arcivescovo di Zagabria, già Vice-Presidente CCEE (2001-2011) sottolinea anche che accoglienza vuol dire anche reciprocità, perché non si tratta solo di offrire qualcosa a qualcuno in difficoltà, ma anche di “lasciare spazio all’incontro. L’accoglienza è quindi un incontro che “genera poi un nuovo rapporto”.