Città del Vaticano , giovedì, 9. agosto, 2018 17:34 (ACI Stampa).
Fede e carità come legame inscindibile, il vangelo della famiglia, il sostegno ai cristiani in Medio Oriente. Per questo e molto altro la Santa Sede ringrazia i Cavalieri di Colombo che hanno tenuto il loro incontro annuale a Baltimora che si è concluso oggi.
Il Papa tramite il Segretario di Stato, il cardinale Parolin, ha invito un messaggio al cavaliere supremo Carl A. Anderson. “Francesco ha parlato delle beatitudini come della “carta d’identità” che mostra che siamo veri seguaci di Cristo” si legge nel testo e “i grandi santi, la cui imitazione di Cristo continua a ispirarci univano quotidianamente fede, preghiera e carità pratica”.
Il Papa quindi “incoraggia gli sforzi perseveranti dei cavalieri di Colombo, a tutti i livelli, per testimoniare l’amore di Dio attraverso l’amore concreto e la solidarietà per i poveri e i bisognosi”.
Francesco elogia “gli innumerevoli atti di carità intrapresi spesso in modi silenziosi” dai membri dei Councils che “mostrano la verità delle parole di madre Teresa di Calcutta»: Dio «si abbassa e si serve di noi, di te e di me, per essere suo amore e sua compassione nel mondo... Lui dipende da noi per amare il mondo e dimostrargli quanto lo ama»”.
Nel messaggio- come riportato da L’ Osservatore Romano- il Papa si augura che “il programma dei cavalieri “Faith in action”, con l’aggiunta dell’altra iniziativa “Helping hands”, portino i frutti di una carità creativa sempre più adattata alle nuove forme di povertà e di bisogno umano che emergono nella società odierna”.