Santiago , venerdì, 3. agosto, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Vivere appena venti anni sembra un traguardo troppo breve per un uomo, e certamente è vero. Però in questo breve arco esistenziale si è consumata la vita di una giovane mistica carmelitana:Teresa de Los Andes.
Questa giovanissima religiosa cilena è vissuta, appunto, venti anni (1900-1920) di cui solamente undici mesi trascorsi nel Carmelo di Los Andes. Ma l'amore non si misura con il metro del sarto, nè è possibile contare gli attimi per dare spessore ad una vita, in quanto questa ne è piena dal suo primo apparire.
Juana Fernandez Solar (questo il nome prima di mutarlo, secondo la Regola carmelitana) nasce il 13 luglio 1900, in una agiata famiglia della nobiltà cilena. Fa i suoi studi ed è una ragazza ammirabile. E' allegra, sorridente e particolarmente legata ai suoi parenti. Ama stare in compagnia, ma molto di più il Signore. E' una giovane molto equilibrata e che ha compreso che per essere felice dev'essere santa. E così farà. La santità per lei non è solo paradigma bensì metà e sforzo costante per spingersi ad amare Dio ed a cercarne la volontà. Ha compreso che Dio è gioia infinità - sono sue parole - ed a questo non vuole mancare.
Oltre alla assiduità nella preghiera, vede nei poveri e nei sofferenti, il volto del Cristo. Si prodiga in mille modi per alleviare quelle ferite. E' un angelo della Carità, ma di più un raggio del sole di Dio che illumina, con il suo calore, la terra. Appena conosce qualcuno in difficoltà, arriva e fa quel che può per risolvere il problema. Non si cura mai di lei, ma solo di chi ha davanti perché nei suoi occhi vi legge l'amore di Dio. E questo non si dimentica facilmente.
Affascinata dagli scritti di Santa Teresa di Avila, di cui ne assumerà il nome, e di Elisabetta della Trinità, entrerà nel Carmelo. E' il 7 maggio 1919.