Roma , sabato, 21. luglio, 2018 10:00 (ACI Stampa).
Mentre ci si dedica al riposo del corpo è doveroso anche dare il necessario nutrimento allo spirito e all’anima, ricomponendo la nostra umanità nella pienezza delle sue dimensioni: un’anima santificata dona ogni energia allo spirito, uno spirito forte trascina il corpo e lo libera da ogni spossatezza sia fisica che spirituale”.
A scriverlo, in un messaggio per l’estate ai fedeli della diocesi di Catanzaro-Squillace e ai turisti che stanno raggiungendo la Calabria in questi giorni per le ferie estive, l’arcivescovo e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, mons. Vincenzo Bertolone. Nel messaggio il presule sottolinea che la Calabria, “con la ricchezza dei suoi santuari e delle parrocchie, la disponibilità dei suoi ministri di culto, certamente può aiutarci a uscire dalla stanchezza spirituale, sorgente di profonde crisi esistenziali. L’uomo ha bisogno di Cristo Gesù. E’ Lui l’ossigeno eterno della sua anima e del suo spirito”. E sempre mons. Bertolone, in occasione della festa di San Vitaliano, patrono della città di Catanzaro e della diocesi, ha invitato a “coltivare il bene comune”. Questo richiede “tutta la nostra collaborazione, le nostri mani, la nostra intelligenza, il nostro cuore”.
Quello estivo è un tempo di riposo e di riflessione. Molte attività diocesane si interrompono aspettando l’inizio del nuovo anno pastorale. E in visto di questo vengono presentati i programmi pastorali attraverso lettere pastorali e convegni diocesani. “Cresce lungo il cammino il suo vigore” è il titolo della lettera pastorale dell’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini. Nella lettera due temi cruciali: l’incontro tra cattolici provenienti da differenti paesi per effetto delle migrazioni, cui la diocesi ha dedicato un sinodo di cui mons. Delpini annuncia la conclusione il prossimo 3 novembre e i giovani, tema di un altro incontro sinodale, quello che si svolgerà ad ottobre in Vaticano.
Mons. Delpini propone che l’anno pastorale 2018/2019 sia vissuto come “occasione propizia perché le comunità e ciascuno dei credenti della nostra Chiesa trovino modo di dedicarsi agli ‘esercizi spirituali’ del pellegrinaggio. Gli esercizi che raccomando sono l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione alla celebrazione eucaristica, la preghiera personale e comunitaria”. L’arcivescovo ambrosiano raccomanda anche “la cura per la proclamazione liturgica dei testi biblici”, “percorsi necessari per una lettura popolare delle Scritture, tenendo conto delle diverse fasce di età” e “la responsabilità per l’evangelizzazione”. Ed invita a “trovare nelle celebrazione eucaristica quella fonte di gioia e di comunione, di forza e di speranza che possa sostenere la fatica del cammino”.
Nella lettera si sottolinea, anche, l’opportunità di “creare nelle comunità cristiane luoghi di confronto, di elaborazione di proposte e di giudizi sulle vicende del nostro tempo e della nostra terra”. Per favorire questo compito chiede alla Commissione per la promozione del bene comune, che intende costituire nei prossimi mesi, di “farsi stimolo ed esempio, strumento per attivare questo stile cristiano di presenza dentro una società e una politica in piena trasformazione”.