Era un giovane pugliese, trapiantato a Napoli, negli anni immediatamente successivi all'Unità d'Italia, nel 1861, per studiare giurisprudenza. La sua gioventù fu segnata anche dalla pratica dello spiritismo. Nella Valle di Pompei divenne amministratore delle terre della Contessa Marianna Farnararo vedova De Fusco. Qui la sua vita si trasformò radicalmente. La Madonna, infatti, gli suggerì la strada per la salvezza della sua anima: propagare il Rosario. Da quel momento Bartolo diventò fervente apostolo della devozione a Maria.
Pompei è una vera cittadella della carità, quali sono le attività oggi?
Le Opere Sociali realizzate dal Beato Bartolo Longo, hanno accolto, preparato alla vita e ad un lavoro, migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze. Oggi, dopo un lungo iter burocratico, la normativa italiana che regola l’accoglienza dei minori in situazioni di disagio, ha previsto la trasformazione di questi istituti in case-famiglia o convitti diurni. Sono state progettate nel 2003 alcune nuove forme di accoglienza presso il Centro Educativo “Beata Vergine del Rosario”: una comunità per l’accoglienza di gestanti e madri con bambini, la “Casa Emanuel”, il Centro Polifunzionale Diurno “Crescere Insieme” e il Centro di aiuto alla Vita e Movimento per la Vita, due ambulatori medici, uno pediatrico e uno con unità materno-infantile, con consulenze gratuite.
Inoltre, è sorto, nel 2010, il Consultorio Familiare Diocesano “San Giuseppe Moscati”. Grazie ai lavori di restauro e ristrutturazione delle “Case operaie”, oggi vive anche il “Centro per il Bambino e la Famiglia Giovanni Paolo II”, che ospita le case famiglia “Oasi Vergine del Sorriso” e “Maria, Madre di Misericordia” e una nuova struttura “Maria, Madre della Provvidenza” che accoglie adolescenti e madri con bambini. Un centinaio di ragazzi sono, poi, accolti presso il Centro di Accoglienza Oratoriale Semiresidenziale “Bartolo Longo”.
In città c’è anche una Casa Albergo per anziane, una sede della Comunità Incontro, per il recupero dei tossicodipendenti ed una Mensa Quotidiana per poveri, gestita dallo Sovrano Militare Ordine di Malta.
Ci può raccontare la storia della immagine tanto venerata nel mondo?
E’ un’ opera di un anonimo del XVII secolo, della scuola di Luca Giordano. Rappresenta la Vergine in trono con Gesù in braccio, ai suoi piedi Santa Caterina da Siena e San Domenico, che ricevono dalle loro mani la corona del Rosario. La particolarità di questa immagine sacra è nella storia del suo arrivo a Pompei. Questa vecchia tela logora era custodita presso il Convento del Rosariello a Napoli. Fu il domenicano padre Alberto Radente, confessore del Beato Bartolo Longo, ad indirizzarlo là. Il quadro giunse a Pompei, avvolto in un lenzuolo, il 13 novembre 1875, dopo essere stato affidato al carrettiere Angelo Tortora, che lo trasportò sul suo carro, quel giorno pieno di letame. L’Icona venne esposta solo dopo qualche mese e, in quello stesso giorno avvenne, a Napoli, il primo miracolo per intercessione della Madonna di Pompei, alla dodicenne Clorinda Lucarelli. L’icona fu incoronata da Papa Paolo VI nella Basilica di San Pietro. Il più recente restauro è stato fatto nel 2012, dai Musei Vaticani. Bartolo Longo fece un’immensa opera di propagazione della devozione alla Vergine, invitando i fedeli a pregarla affinché dispensasse grazie. E così fu. Ne sono testimonianza i numerosissimi ex voto donati dai fedeli di tutto il mondo in segno di gratitudine per una grazia ricevuta.
Perché il Papa ha aggiunto una tappa a Pompei prima di visitare Napoli?
Conosciamo tutti la sua personale devozione mariana che si è manifestata fin dai primissimi momenti successivi alla sua elezione. Forte in lui è anche la predilezione per la preghiera del Rosario, da lui stesso definito: «la preghiera che accompagna sempre la mia vita, è anche preghiera dei semplici e dei santi… è la preghiera del mio cuore». Così, la città mariana, sarà la “porta della preghiera” a questo nuovo incontro del Papa con la nostra terra. La strada che porta a Maria è terra feconda per ogni pontificato. E tanto più lo sarà per un Papa che non muove un passo nei suoi viaggi nel mondo, senza affidarsi prima a Maria. Si tratterà di un unico pellegrinaggio del quale la città di Maria sarà la porta della preghiera.
Già due Pontefici sono venuti a venerare la Madonna di Pompei. Papa Francesco è il primo che proviene dal Sud America, continente nel quale è vivissima la devozione mariana. Cosa rappresenta questo per voi?
In Argentina, è molto viva la devozione alla Vergine di Pompei, diffusa già ai tempi del Beato Bartolo Longo che regalava immaginette della Madonna e preghiere a Lei rivolte agli emigranti, prima che partissero. Proprio a Buenos Aires, c'è un intero quartiere chiamato Nueva Pompeya, con al centro il santuario dedicato alla Madonna di Pompei, retto dai Frati Minori Cappuccini.
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