Il numero dei fedeli che sono venuti a venerare le reliquie di San Nicola in Russia è stato di circa 2 milioni, quindi il numero parla chiaro da solo.
Bari è ponte tra Oriente e Occidente…
E’ vero. E San Nicola appartiene alla chiesa indivisa dei primi secoli ci presenta una felice per stare insieme e pregare insieme.
La chiesa russa come legge la visita del Papa a Bari?
Noi ovviamente la abbiamo vista positivamente: la preghiera comune ha il suo effetto e si prega per la pace in Medio Oriente, che speriamo tutti accada. E poi questa visita è un simbolo di testimonianza a tutto il mondo che malgrado le divisioni siamo cristiani e vogliamo essere uniti. E lo siamo anche nelle persecuzioni, ne soffrono tutti i cristiani. In questo siamo uniti.
Voi siete stati rappresentati dal Metropolita Hilarion…
Lui normalmente rappresenta la chiesa russa negli eventi ufficiali, quindi per noi è normale ma nello stesso tempo lui è la seconda figura dopo il Patriarca per rappresentare la Chiesa russa a livello internazionale. In questo vediamo il peso che la Chiesa russa ha dato a questo evento.
Da quanto siete presenti qui a Bari?
La nostra chiesa a Bari fu costruita intorno al 1913, più di 100 anni fa per volere dello zar per accogliere i pellegrini dell’allora Impero russo.
Quali sono le iniziative che portate avanti a Bari insieme alla Chiesa cattolica?
Regolarmente siamo accolti dai padri Domenicani ogni settimana per la celebrazione della Divina Liturgia nella cripta di San Nicola e siamo molto grati per questo. Oltre a ciò facciamo una piccola preghiera quotidiana nella cripta e poi partecipiamo agli eventi importanti promossi sia dalle autorità cattoliche che da quelle ortodosse.
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