Roma , giovedì, 28. giugno, 2018 9:00 (ACI Stampa).
Una Europa leggera, la percezione della fede, sovranismi e migrazioni, persecuzioni anticristiane. Sono i temi affrontati dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, in questa intervista rilasciata in esclusiva ad ACI Stampa.
Per essere leggera ma efficace l’Europa deve avere innanzi tutto un’anima. Platone nella Repubblica dice che - parlando della democrazia ateniese - questo è stato possibile perché Atene ha cercato un’anima e poi traduce che cercare un’anima significa cercare la verità, così come è e non come l’uomo in modo soggettivo l’intende. E quindi deve avere un’anima che è quella cristiana, come ben sappiamo, e che non deve essere interpretata come un attentato alla sua laicità perché il principio di distinzione tra Cesare e Dio è già nel Vangelo.
La fede oggi viene percepita diversamente in Europa tra Est e Ovest?
Nei Paesi dell’Est la fede della gente ricorda, è segnata dalla persecuzione, dal sacrificio. Dalla Bielorussia alla Croazia, alla Lituania… io ho visto comunità cristiane di tutte le età in cui si percepisce nell’aria una fede che è provata, cosa che l’Occidente europeo ovviamente non ha.
Eminenza, in Europa sembrano andare di moda i cosiddetti populismi, soprattutto se messi in correlazione al tema della migrazione…