Città del Vaticano , martedì, 19. giugno, 2018 18:00 (ACI Stampa).
Un’enciclica tanto discussa che però ha il sapore della profezia. Humanae vitae veniva pubblicata il 25 luglio del 1968, in piena rivoluzione sessuale. Oggi se ne vede la modernità nonostante le polemiche e le indecisioni nella sua stesura.
Nei giorni scorsi due eventi lo hanno provato.
In Polonia il 12 giugno nella sede della Conferenza Episcopale Polacca si è svolta un sessione straordinaria per il 50 anniversario della enciclica di Paolo VI.
“La voce dell'enciclica "Humanae vitae" sui risultati della contraccezione si rivelò profetica. Papa Paolo VI giustamente predetto che la sua applicazione avrebbe aperto la via facile di infedeltà coniugale e il calo complessivo dei modi” ha detto l'Arcivescovo Henryk Hoser che ha ricordato come l'enciclica evidenzi le caratteristiche dell'amore coniugale “umano, sia carnale che spirituale, queste due dimensioni devono essere combinate, e in secondo luogo, è privo di egoismo, è una forma speciale di amicizia tra le persone in mutua, piena devozione. Non tutti lo sanno, anche quelli che sono stati sposati per amore. In terzo luogo, è fedele ed esclusivo fino alla fine della vita. In quarto luogo, si tratta di un amore fertile e si sta dirigendo verso la sua estensione e il risveglio di una nuova vita ".
Il tema della fertilità è stato affrontato in modo specifico da un Congresso internazionale al Centro Pastorale Paolo VI a Brescia. Un incontro di tre giorni per formatori dei Centri per i metodi di regolazione naturale della fertilità.