Padova , mercoledì, 13. giugno, 2018 9:00 (ACI Stampa).
Una processione di francescani passa per Lisbona in una mattina del 1220 ed il canonico della cattedrale di Coimbra, don Fernando Martins de Bulhões lascia tutto e li segue divenendo francescano.
Lascia tutto: ricchezze, onori, cultura ed anche il nome. Difatti da quel giorno senza memoria tutto il mondo avrà memoria e come dimenticare grande Sant'Antonio da Padova che mutò in questo il proprio nome.
Antonio, giovane portoghese, nacque in questa terra, carica di sole e di arte, nella giornata della festa della Madonna ovvero il 15 agosto del 1195 e morì a Padova il 13 giugno del 1231.
Della sua vita sappiamo tanto, molto. Sono noti a tutti i suoi molti miracoli, la sua gioia, la sua predicazione ma nascosto nelle pieghe della storia sono anche nascoste le sue innegabili sofferenze e penitenze per addossare sulla sua esperienza umana i carichi morali che spesso la gente gli rivolgeva.
Sempre disposto ad aiutare tutti in tutto ed a farsi girovago nel mondo per poter annunziare la bellezza del cristianesimo, vissuto e realizzato nella quotidianità di tutti i giorni. Senza apparente clamore ma con evidente amore. Ed amore per gli altri.