Roma , sabato, 9. giugno, 2018 15:00 (ACI Stampa).
Ormai è una tragica certezza: negli oceani ci sono delle vere isole di plastica. Tutti lo sappiamo ma come fare per rendere viva questa conoscenza? Papa Francesco anche questa mattina parlando agli industriali dell’energia ha ricordato lo stata di malattia del pianeta.
Maria Cristina Finucci ha dato immagine a questa preoccupazione con una installazione luminosa :“HELP the Ocean”.L’opera è posta fino al 29 luglio posta sui resti della Basilica Giulia nel Foro Romano.
L‘opera formata da un insieme di gabbioni in rete metallica, rivestiti da un ricamo di sei milioni di tappini di plastica colorati, vuole simulare un ritrovamento archeologico che potrebbe essere un giorno emblematico della nostra era, ribattezzata quindi come l’“età della plastica”.
Si tratta di un i mpianto architettonico che richiama la sintassi costruttiva dell’architettura antica romana, ma il cui materiale da costruzione non è la pietra, bensì la plastica. Solo da una visione dall’alto però si potrà notare che questa peculiare costruzione forma le quattro lettere della parola HELP, la richiesta di aiuto di un’intera epoca storica, la nostra, finalmente conscia del proprio avviato processo di autodistruzione. Di notte la gigantesca scritta si illumina ed è visibile anche da via dei Fori Imperiali.
“HELP è un grido d’allarme – afferma l’artista Maria Cristina Finucci – che non si limita alla pur importante questione ambientale, ma pone al centro l’individuo e l’intera vita sul pianeta, in cui l’ambiente è legato indissolubilmente alle risorse naturali, alla salute, all’alimentazione, alla povertà, alle disuguaglianze, ai diritti umani, alla pace”.