Macerata , martedì, 5. giugno, 2018 18:00 (ACI Stampa).
Giunge alla 40° edizione il Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che inizierà sabato 9 giugno allo stadio ‘Helvia Recina’ di Macerata con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero, e la partecipazione del card. Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo e dei vescovi delle Marche; mentre a Loreto i pellegrini saranno accolti dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della CEI. Il tema scelto quest’anno è la domanda che Gesù rivolge ad Andrea e Giovanni che avevano iniziato a seguirLo: ‘Che cercate?’: “Ognuno di noi è alla ricerca di qualcosa, in maniera più o meno consapevole, a volte identificando la risposta con un'immagine creata da noi stessi o indotta dal contesto in cui viviamo. L’esigenza di trovare un senso a quel vuoto esistenziale che tanti giovani percepiscono in loro e intorno a loro si fa sempre più acuta: perché vivo? Che senso ha soffrire? Perché affannarsi?
Proprio il Santo Padre, in preparazione del Sinodo ‘I giovani, la fede, il discernimento vocazionale’ che si terrà nell’ottobre 2018, ha voluto mettersi in dialogo con loro chiedendo quali siano le loro paure, le loro preoccupazioni”. Anche in questa edizione e nel ricordo della straordinaria figura di san Giovanni Paolo II che 25 anni fa partecipò al Pellegrinaggio, non mancherà la presenza di papa Francesco che ha assicurato il suo saluto via telefono prima della partenza. Partendo da questi punti abbiamo rivolto alcune domande a mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, e guida instancabile in questi 40 anni del Pellegrinaggio.
Il titolo del pellegrinaggio è una domanda provocatoria verso i giovani o una domanda vera?
“La domanda ‘Che cercate?’ è la prima parola che Gesù pronuncia nel Vangelo (Gv 1,37) ai due giovani Andrea e Giovanni che si erano avvicinati a lui. E’ una domanda vera e provocatoria, perché apre alla vita. Non si può vivere senza conoscerne il senso e la meta. Oggi, il disagio di tutti, in particolare dei giovani, è proprio questo: manca la ragione del vivere e così vince il mal del vivere. C’è il crollo delle evidenze vere e significative. Il cristianesimo è la proposta di Gesù come la ‘via alla verità della vita’ (Gv 14,6). Chi lo incontra si sente libero e vivo, creativo e appassionato, come nei primi secoli del cristianesimo annunciava il Retore Vittorino: ‘Quando ho incontrato Cristo mi sono accorto di essere uomo’. Per questo il Pellegrinaggio incontra ogni anno l’interesse di tanti giovani proprio perché non elude queste domande e propone un’esperienza all’altezza del vuoto esistenziale che caratterizza la nostra società. Quindi il 40° Pellegrinaggio Macerata-Loreto intende essere questa provocazione per suscitare il desiderio della vita come ricerca e attesa, e come possibilità di incontrare Gesù per camminare lieti nella vita. Per questo lo slogan che rivolgo sempre ai giovani è: siate pellegrini e non vagabondi”.