Roma , sabato, 2. giugno, 2018 10:00 (ACI Stampa).
E’ stata una settimana difficile per la Repubblica Italiana che ha vissuto un momento particolare della sua storia con le trattative per la formazione del nuovo governo nato proprio ieri con il giuramento del Presidente del Consiglio e dei ministri.
Davanti ad una “crisi sociale e politica” come quella vissuta “ogni persona di buona volontà ha il dovere di rinnovare il proprio impegno, ciascuno nel suo ruolo, per il bene supremo del Paese”, è stato l’appello rivolto dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Gualtiero Bassetti attraverso il quotidiano cattolico “Avvenire”.
E oggi, festa nazionale della Repubblica, l’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia chiede che in tutti i santuari e parrocchie della diocesi, nelle Messe prefestive e festive di oggi e domani – solennità del Corpus Domini – si ricordi, nella “preghiera dei fedeli” o alla fine delle celebrazioni, la Repubblica italiana, nel momento difficile che le istituzioni stanno attraversando. La Chiesa di Torino – si legge in una nota - non prende, naturalmente, alcuna posizione “partitica” ma vuole sottolineare, ai credenti come a tutti i cittadini, il valore che la Repubblica e l’unità nazionale rappresentano, al di là delle “pur legittime differenze di prospettiva politica. Le istituzioni della democrazia, così come sono disegnate prescritte nella Costituzione, sono alla base di quel ‘bene comune’ al cui servizio tutti i cittadini, senza distinzioni, sono chiamati”.
La festa del 2 giugno ha quest'anno un “carattere particolare”, sottolinea l’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi: cade, infatti, nel 70° dell'entrata in vigore della Costituzione Repubblicana e della prima elezione del Capo dello Stato. Spinto dal recente Congresso Eucaristico Diocesano, che “ha rinnovato il legame tra Chiesa e Città degli uomini, considerando anche le difficoltà degli ultimi avvenimenti”, il presule invita tutti i credenti a “innalzare a Dio un ringraziamento per il tanto che ci unisce e a pregare per il nostro Paese. La Costituzione non è un retaggio del passato ma il fondamento della nostra casa comune, il deposito di valori che sono le radici senza le quali non si può costruire il futuro”.
I lavori delle chiese diocesane continuano a pieno ritmo in vista anche della chiusura delle attività per il periodo estivo. Durante i lavori della 71ª assemblea generale dei vescovi italiani, svoltasi la settimana scorsa in Vaticano, molte le riunioni delle conferenze episcopali regionali. Tra queste quella della regione ecclesiastica Piemonte-Valle d’Aosta che, tra i temi affrontati, ha avuto quello della modifica del calendario liturgico regionale riguardante la Solennità della dedicazione della propria chiesa e la Solennità della Chiesa locale. Dopo aver sentito il parere dei singoli vescovi, la situazione di fatto e la prassi celebrativa nelle diverse diocesi, si è presa la decisione unanime – si legge in una nota - di “accogliere la richiesta di sopprimere la festa della Chiesa locale che veniva celebrata la 33ª domenica del Tempo ordinario. L’ufficio liturgico regionale darà in seguito un apposito comunicato con le motivazioni specifiche”. I vescovi hanno anche provveduto a nominare il vicepresidente della Conferenza Episcopale piemontese nella persona dell’arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo.