I passi concreti sono stati discussi nella plenaria dei vescovi lituani che si è svolta il 15 e 17 maggio a Vilnius. In quell’occasione è stata decisa la colletta nazionale per il viaggio di Papa Francesco. Ma non solo. La visita del Papa viene preceduta da una forte attività pastorale.
Il 18 maggio, giorno di Pentecoste, a Kaunas, l’altra città lituana che sarà toccata da Papa Francesco durante il suo viaggio, c’è stato un incontro di giovani che hanno dormito in tende durante il weekend di Pentecoste.
Erano i giorni del festival dell’Hansa, in ricordo della Lega Anseatica, una alleanza di città che mantenne il monopolio dei commerci su gran parte dell’europa del Nord e sul Mar Baltico durante il Medioevo. Moltissime le visite in cattedrale dei giovani, che è tra l’altro il più grande monumento in stile gotico del Paese.
Dopo la Messa, vari concerti, e quindi il programma di evangelizzazione “Light at Night”, durato tutta la notte. Sono stati in centinaia i giovani scesi in strada per invitare i passanti a visitare la Cattedrale e per parlare della loro fede e dell’amore di Dio.
C’è poi un’altra iniziativa, messa in campo dai vescovi: un opuscolo di cinque pagine che offre linee guida per prepararsi alla visita del Papa. La preparazione è divisa in cinque fasi, e contiene proposte concrete per credenti e per tutte le persone di buona volontà. La sezione “Conosci”, per esempio, invita a legger almeno un documento di Papa Francesco, o andare in pellegrinaggio nei luoghi del viaggio di San Giovanni Paolo II in Lituania, avvenuto 25 anni fa.
Le persone sono anche invitate a pregare per Papa Francesco e per le sue intenzioni di preghiera, e viene suggerito di raccogliere intenzioni di preghiera tra le persone che non saranno in grado di partecipare agli eventi con il Papa.
Per la fase “Comunicare”, tutti sono invitati a riunirsi in gruppi per prepararsi alla visita del Papa e a stare ogni giorno insieme per fare opere di misericordia.
Ma si parla anche del “dopo viaggio”, quando si rifletterà su quanto si è sperimentato e sui gesti del Papa, per discutere con la propria comunità e cercare di adattare gli appelli del Santo Padre alla propria vita.
E chissà se Papa Francesco darà un ulteriore esempio durante il viaggio: la nunziatura non è lontana dal centro Betanja, un centro Caritas che a Vilnius è un vero punto di riferimento: non distribuisce solo pasti ogni giorno, a centinaia, ma lavora anche per rieducare le persone a reinserirsi in società, a creare una nuova mentalità che non sia quella dell’assistenza ma quella della produzione.
La speranza è che il Papa includa questo centro nella visita. Per ora, pochi sono gli incontri confermati. Il 22 settembre, nel pomeriggio, lo spiazzale antistante la Cattedrale ospiterà l’incontro con i giovani, e si sa già che il Papa incontrerà anche il presidente Daukanto. È prevista anche una sosta nella cappella di Maria, Madre di Misericordia, una visita in una ex prigione del KGB per ricordare le vittime dell’occupazione e un incontro di riconciliazione tra oppressori e oppressi del passato. Immancabile, l’incontro con il clero e i religiosi.
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