Città del Vaticano , lunedì, 22. giugno, 2015 13:54 (ACI Stampa).
Dal 22 al 25 giugno si terrà la riunione annuale del consiglio di amministrazione della Fondazione Populorum Progressio per l’America Latina affidata, fin dalla sua nascita, nel 1992, da parte di San Giovanni Paolo II, al Pontificio Consiglio Cor Unum. Nel corso della riunione i membri del consiglio saranno chiamati a deliberare il finanziamento di progetti in favore delle comunità indigene, meticce, afroamericane e contadine dell'America Latina e dei Carabi per l’anno 2015. I progetti già presentati, che saranno posti al vaglio della Fondazione, sono oltre 100.
I membri del cda sono: S.E. Mons. Edmundo Luis Flavio Abastoflor Montero, Arcivescovo di La Paz (Bolivia), Presidente del consiglio di amministrazione; S.E. Mons. Antonio Arregui Yarza, Arcivescovo di Guayaquil (Ecuador), vicepresidente, che ospita la riunione; Sua Em. Card. Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo; S.E. Mons. Óscar Urbina Ortega, Arcivescovo di Villavicencio (Colombia); S.E. Mons. Murilo Sebastião Ramos Krieger, Arcivescovo di São Salvador de Bahia (Brasile); S.E. Mons. Javier Augusto Del Río Alba, Arcivescovo di Arequipa (Perú); Mons. Segundo Tejado Muñoz, Sottosegretario del Pontificio Consiglio Cor Unum e rappresentante dello stesso Pontificio Consiglio all’interno del cda.
La riunione sarà un’occasione per riflettere sulle più efficaci modalità per realizzare il mandato della Fondazione, specialmente a favore di indios, campesinos e comunità afroamericane. Proprio l’enciclica Laudato si’ vuole promuovere una nuova responsabilizzazione per la tutela del creato, ma soprattutto verso un modello di sviluppo integrale della persona, inquadrabile nell’ecologia umana, ovvero in rapporto all’ambiente in cui essa vive. La Fondazione opera in tal senso e valuterà progetti che, in particolare, siano in grado di coniugare sviluppo umano e ambiente naturale dei territori nei quali verranno realizzati.
Fino ad oggi i progetti realizzati dalla Fondazione sono più di 4 mila per un totale di oltre 35 milioni di fondi stanziati. I progetti sono caratterizzati da un approccio partecipativo da parte delle comunità locali e sono indirizzati a vari settori: agricoltura e allevamento; artigianato e microimprese; infrastrutture per l’acqua potabile; formazione e attrezzature scolastiche; sanità; edilizia, eccetera.
Tra i maggiori sostenitori della Fondazione Populorum Progressio, oltre a singole partecipazioni, si annovera in particolare la Conferenza Episcopale Italiana.