Città del Vaticano , venerdì, 25. maggio, 2018 12:30 (ACI Stampa).
“La famiglia è la prima comunità dove si insegna e si impara ad amare. Ed è l’ambito privilegiato in cui si insegna e si impara anche la fede, si impara a compiere il bene”. Papa Francesco parla della famiglia durante l’Udienza ai Dirigenti e ai famigliare del Personale della Questura di Roma e della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ricevuti oggi in Aula Paolo VI.
Ai seimila poliziotti il Papa sottolinea l’importanza della famiglia: “La buona salute della famiglia è decisiva per il futuro del mondo e della Chiesa, considerando le molteplici sfide e difficoltà che oggi si presentano nella vita di ogni giorno. Infatti, quando si incontra una realtà amara, quando si fa sentire il dolore, quando irrompe l’esperienza del male o della violenza, è nella famiglia, nella sua comunione di vita e di amore che tutto può essere compreso e superato”.
L’incontro del Pontefice con la polizia di Stato è stato anche motivo di festa. In Aula Paolo VI infatti, prima dell’arrivo del Santo Padre, c’è stato un momento di intrattenimento con canti e discorsi.
Ma la famiglia stessa, come ogni realtà umana, è “segnata dalla sofferenza”. “Lo attestano tante pagine della Bibbia – commenta il Pontefice - la violenza fratricida di Caino su Abele, i litigi tra i figli e tra le spose di Abramo, Isacco e Giacobbe, le tragedie che colpiscono Davide, la sofferenza di Tobia, il dolore di Giobbe. Anche la vita della Santa Famiglia ha conosciuto contraddizioni dolorose, come la fuga di Maria e Giuseppe che sono stati esuli in Egitto col piccolo Gesù. Maria meditava tutte queste esperienze nel suo cuore. la suocera di Pietro che è a letto ammalata, Marta e Maria che piangono la morte del fratello Lazzaro, la vedova di Naim che ha perso l’unico figlio, il centurione provato dalla grave malattia di chi gli è caro”.
“Rispecchiandosi ogni giorno nel Vangelo, la Chiesa è condotta dallo Spirito Santo a stare vicina alle famiglie, come compagna di viaggio, soprattutto per quelle che attraversano qualche crisi o vivono qualche dolore, e anche per indicare la meta finale, dove la morte e il dolore scompariranno per sempre”, sottolinea Papa Francesco.