Torino , giovedì, 24. maggio, 2018 18:00 (ACI Stampa).
“I giovani sono purtroppo molto sfiduciati, perché non hanno voce nella società e vengono giudicati disimpegnati, senza ideali, per cui si lasciano accontentare dal divertimento, a volte anche trasgressivo”.
Lo ha ricordato l’arcivescovo di Tori no Nosiglia celebrando la messa questa mattina per la festino di Santa Maria Ausiliatrice. “La separatezza tra il mondo adulto e quello dei ragazzi e giovani - ha detto Nosiglia- è una delle criticità più preoccupanti della nostra società. Don Bosco ci insegna ad avere uno sguardo e una considerazione diverse: ci invita ad ascoltarli e a prendere sul serio i loro problemi e le loro osservazioni, a dare loro fiducia e semmai a sollecitarli nell’assumere compiti di responsabilità. Allora, i giovani sono capaci di gesti e impegni di grande generosità e vigore sia spirituale che sociale”.
L’arcivescovo ha richiamato quindi l’insegnamento di Don Bosco che “ci invita ad ascoltarli e a prendere sul serio i loro problemi e le loro osservazioni, a dare loro fiducia e semmai a sollecitarli nell’assumere compiti di responsabilità. Allora, i giovani sono capaci di gesti e impegni di grande generosità e vigore sia spirituale che sociale”.
Nosiglia ha ricordato il lavoro svolto con l’ agorà del sociale, un cammino pluriennale voluto dalla diocesi per costruire il futuro di Torino in cui, ha ripetuto l’arcivescovo “abbiamo fatto parlare direttamente i giovani, che hanno presentato le loro attese e difficoltà agli adulti e ai responsabili del mondo istituzionale, politico ed economico. Ora stiamo portando l’Agorà nei territori della diocesi, perché le varie componenti del mondo del lavoro e della società si rendano consapevoli che solo facendo rete è possibile affrontare i problemi dell’estesa disoccupazione giovanile che caratterizza il nostro territorio”.
Nosiglia ha poi affidato a Maria Ausiliatrice “la crescente presenza di poveri nella nostra città. Essi rappresentano in questo momento i soggetti più deboli, per cui su di essi si concentra lo sforzo di tutta la diocesi”.