Roma , martedì, 22. maggio, 2018 9:00 (ACI Stampa).
Il mese di Maggio è per eccellenza il tempo dedicato a Maria. Gli Araldi del Vangelo compiono in questo periodo le cosiddette “missioni mariane”. ACI Stampa ne ha parlato con Padre Pablo Werner, Promotore delle Missioni Mariane degli Araldi del Vangelo.
E' il mese di Maggio, mese dedicato a Maria. Come vivete voi Araldi del Vangelo questo momento speciale?
Per gli Araldi del Vangelo il mese di maggio è un momento privilegiato per glorificare la Regina degli Angeli che viene venerata nella pietà popolare proprio nel corso di questo mese in tutta la vastità della Santa Chiesa. Infatti, così come questo tempo di primavera è il momento propizio in cui la natura rinasce, i fiori sbocciano e nell’aria si diffondono i profumi casti e genuini di una vegetazione rinnovata, così anche la vita spirituale può rinnovarsi. La freschezza naturale che a Maggio ci avvolge ci ricorda che sotto lo sguardo di Maria tutto riprende vita, nascono bei frutti, frutti abbondanti destinati a rimanere, come ci ricorda il Vangelo di San Giovanni (Gv 15, 8). È proprio il tempo favorevole per annunciare le glorie di Maria: “Tutte le generazioni mi chiameranno Beata!”, per cui, al raccoglimento tipico del periodo invernale, segue un nuovo impeto missionario che spinge a portare la luce della Vergine a tutta la gente che vuole avvicinarsi al Signore Gesù per mezzo di sua Madre.Gli Araldi del Vangelo, dunque, vivono con una particolare gioia il mese di Maggio proprio perché fornisce l’occasione di diffondere in tanti ambienti, parrocchie e famiglie la devozione alla loro Signora, Regina e Madre, la Vergine Maria.
Cos’è esattamente una missione mariana?
La missione mariana si svolge solitamente nelle parrocchie. Si tratta, pertanto, di un’occasione di comunione ecclesiale in cui gli Araldi del Vangelo si mettono a disposizione dei parroci e della gente per evangelizzare e portare il sollievo di Maria ai suoi cari figli ovunque disseminati. La statua della Madonna del Cuore Immacolato è esposta alla venerazione dei fedeli durante il suo soggiorno in ogni località. In molte occasioni visita anche i malati nel loro letto di dolore, i bambini nelle scuole, gli anziani e le famiglie, benedicendo i focolari e portando ovunque l’incentivo materno alla preghiera del Santo Rosario e all’imitazione del suo Divin Figlio, come a Cana: “Fate quello che Lui vi dirà” (Gv 2,5). Durante i giorni della missione viene presentato un ciclo di catechesi basato sulle apparizioni di Fatima e su altri argomenti relativi alla nostra fede, e si realizzano processioni e fiaccolate, recite del Rosario, meditazioni e adorazioni eucaristiche. Queste ultime hanno un posto privilegiato giacché i pastorelli di Fatima, prima ancora di vedere la Madre di Dio, ricevettero la comunione dalle mani di un angelo che li istruì sul modo di adorare Gesù-ostia. Durante la missione il sacerdote Araldo è sempre a disposizione per le confessioni, se i parroci glielo richiedono, e a volte rimane più di dodici ore al giorno ad ascoltare, consigliare e perdonare nel nome di Cristo.