Città del Vaticano , mercoledì, 16. maggio, 2018 15:09 (ACI Stampa).
Al termine della riunione avvenuta ieri in occasione della conferenza ‘Dharma e Logos. Dialogo e collaborazione in un’epoca complessa. Buddhisti, Cristiani, Indù, Giainisti e Sikh’, a cui hanno lavorato ripetutamente rappresentanti del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, dell’Unione Induista Italiana, dell’Unione Buddhista Italiana, del Sikhi Sewa Society e dell’Istituto di Studi Giainisti di Londra e dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, si è giunti alla pubblicazione di una dichiarazione comune.
Nel testo si riconosce “che il fatto stesso del nostro incontrarci in uno spirito di amicizia e rispetto è un segno del nostro comune desiderio di manifestare che il dialogo e la collaborazione sono possibili in questa epoca complessa”.
Si prende coscienza inoltre “che la ricerca del pacifico benessere di tutti è una testimonianza dei nostri rispettivi credo religiosi e, allo stesso tempo, una nostra convinzione condivisa”.
Religiosità e spiritualità nonché la solidarietà umana “devono rappresentare un aiuto per superare le prove di questo nostro tempo”.
Dopo aver riconosciuto i passi avanti nella comprensione reciproca si conclude sottolineando “l’importanza e la necessità di aumentare l’impegno nel dialogo comune e nella collaborazione reciproca, nello spirito dell’amore e della verità, rimanendo profondamente radicati nelle nostre rispettive tradizioni religiose per essere in grado di affrontare in modo efficace le sfide dei nostri tempi e costruire una cultura dell’incontro e del dialogo” auspicando infine l’impegno comune “per contribuire a costruire la pace nel mondo di oggi e di domani”.