Città del Vaticano , sabato, 12. maggio, 2018 11:58 (ACI Stampa).
L’invito è quello di non avere “vergogna della carne ferita del fratello”, ma piuttosto di “scorgere” in ogni persona sofferente e bisognosa il volto di Cristo. L’esortazione ad essere “missionari coraggiosi della carità cristiana”. Il ringraziamento per il lavoro di quella che definisce “una bella realtà di assistenza e aiuto ai poveri”.
Papa Francesco incontra il Circolo San Pietro, che da 149 anni è il “braccio della carità del Papa”, e l’udienza di oggi è l’occasione annuale di consegnare al Papa l’Obolo di San Pietro, cui il Circolo sovrintende sin dalle origini.
Incontrando oltre 300 membri del Circolo, il Papa lo definisce “un tralcio della ricca e feconda ‘vite’ della carità, espressione della ‘vigna’ ecclesiale di Roma”.
“Voi – sottolinea Papa Francesco - vi sforzate di essere il volto di una Chiesa che si spinge ai confini, che non è mai ferma, ma cammina per andare incontro ai fratelli e alle sorelle che hanno fame e sete di ascolto, di condivisione, di prossimità, di solidarietà”.
Da qui, l’esortazione a non avere “vergogna della carne ferita del fratello”, di diventare “strumenti di consolazione per tante persone fragili e disperate”, di lasciarsi stimolare non solo dai tanti Santi della carità già beatificati e canonizzati, ma anche dai santi della vita quotidiana, anche perché “il vostro apostolato costituisce un’occasione e uno strumento per corrispondere alla chiamata alla santità che il Signore fa a ciascuno di noi”.