Roma , venerdì, 11. maggio, 2018 14:00 (ACI Stampa).
Anche quest'anno la Gioventù Francescana di Sicilia ( GiFra ), gruppo giovanile presente su tutto il territorio Siciliano e non solo, si prepara a vivere la Festa del Si. Questo evento, che si terrà il 13 maggio, fortemente sentito dai giovani francescani di Sicilia, rappresenta non solo una occasione di incontro per fare festa e gioire insieme, ma occasione per ricordare il proprio Si detto al Signore prendendo come modello il Si di Maria. La novità di quest’anno è la collaborazione tra la realtà siciliana e quella calabrese, si è infatti deciso di vivere insieme questo momento. ACI Stampa ha scoperto le novità di questa festa speciale con Luca Corallo, Presidente della Gioventù Francescana di Sicilia.
Luca, la Gioventù Francescana in Sicilia cosa rappresenta per i giovani?
La Gifra, rappresenta per tutti i giovani che ne fanno parte l’occasione per vivere un cammino di fede, sperimentando la bellezza e le peculiarità del carisma francescano: la fraternità, la letizia, la sobrietà, ecc... La gioventù francescana si pone come obiettivo quello di fornire ai giovani gli strumenti per raggiungere la maturità umana e cristiana, riuscendo a discernere la loro vocazione, a capire a cosa sono chiamati. Abbiamo avuto la gioia infatti di condividere il nostro cammino con tanti giovani che hanno accolto la chiamata del Signore nella vita consacrata. I nostri gruppi prendono il nome di “fraternità”, realtà caratteristica del mondo francescano. È all’interno della fraternità e delle relazioni fraterne che viviamo il nostro cammino verso Lui. Ci piace definire la fraternità come una “palestra di vita” ovvero come luogo dove scontrarsi con i propri limiti ma anche con quelli del fratello, per poi cercare di fare quel salto di qualità che ci permette di crescere insieme. La Gifra inoltre è il luogo dove ognuno può mettere a servizio il proprio carisma: l’animazione liturgica, il servizio ai bambini ( nell’araldinato ) , il servizio ai poveri e agli ultimi, la formazione e il servizio ai fratelli. Cercando di fare sintesi di quanto detto mi piace pensare alla Gifra come dono del Signore, il quale ha pensato questa realtà per me e per gli altri che ne fanno parte.
San Francesco è ancora un modello per i ragazzi?
Assolutamente si! San Francesco è modello e maestro per ciascuno di noi e per chiunque si affacci alla nostra realtà. San Francesco è per noi giovani stimolo e compagno di viaggio: la sua vita ci permette di interrogarci sul nostro cammino di fede, ci aiuta a capire a cosa siamo chiamati e ci mette in crisi, in senso positivo, smontando le idee che ci siamo fatti. Francesco, così come tanti di noi, ha vissuto l’età della giovinezza cercando la propria realizzazione inseguendo i suoi sogni, sostenuto dal Padre che per lui desiderava grandi cose. Non soltanto abbandona la strada tracciata per lui dal padre ma decide di vivere con i poveri e i lebbrosi, rispondendo al progetto che il Signore aveva per lui. Francesco ha vissuto appieno la tribolazione tipica dell’età giovanile durante la quale si cerca di capire cosa fare della propria esistenza, durante la quale si ci pongono le grandi domande di senso, domande che Francesco pone al Signore come: “Signore cosa vuoi che io faccia?”. La sua originalità, concretezza e drasticità della scelta che fece sono estremamente affascinanti per tutti noi e credo che ognuno possa ritrovare una parte di sè nella vita del poverello di Assisi.