Città del Vaticano , mercoledì, 2. maggio, 2018 9:55 (ACI Stampa).
Prosegue la riflessione di Papa Francesco sul Battesimo durante l’Udienza Generale odierna. Il Papa si sofferma in particolare sui riti centrali del sacramento.
“Consideriamo anzitutto l’acqua, sulla quale viene invocata la potenza dello Spirito affinché abbia la forza di rigenerare e rinnovare – commenta il Pontefice - L’acqua è matrice di vita e di benessere, mentre la sua mancanza provoca lo spegnersi di ogni fecondità, come capita nel deserto; l’acqua, però, può essere anche causa di morte, quando sommerge tra i suoi flutti o in grande quantità travolge ogni cosa; infine, l’acqua ha la capacità di lavare, pulire, purificare. A partire da questo simbolismo naturale, universalmente riconosciuto, la Bibbia descrive gli interventi e le promesse di Dio attraverso il segno dell’acqua”.
Ma non è l’acqua a purificare, ma l’azione dello Spirito Santo su quell’acqua: “La preghiera di benedizione dice che Dio ha preparato l’acqua «ad essere segno del Battesimo e ricorda le principali prefigurazioni bibliche: sulle acque delle origini si librava lo Spirito per renderle germe di vita”.
Santificata l’acqua del fonte, “bisogna disporre il cuore per accedere al Battesimo. Ciò avviene con la rinuncia a Satana e la professione di fede, due atti strettamente connessi tra loro”. “Nella misura in cui dico no alle suggestioni del diavolo, colui che divide – sottolinea Francesco - sono in grado di dire sì a Dio che mi chiama a conformarmi a Lui nei pensieri e nelle opere. Il diavolo divide, Dio unisce sempre. Non è possibile aderire a Cristo ponendo condizioni. Occorre distaccarsi da certi legami per poterne abbracciare davvero altri. Occorre tagliare dei ponti, lasciandoli alle spalle, per intraprendere la nuova Via che è Cristo”.
“Non si può stare bene con Dio e con il diavolo”, dice a braccio Francesco.