Carpi , lunedì, 30. aprile, 2018 9:00 (ACI Stampa).
La vicenda del piccolo Alfie Evans “ha scosso il mondo intero” facendo nascere “un movimento trasversale in difesa della vita”. Ne è convinto Monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi, il presule che ha fatto da tramite tra la famiglia del piccolo Alfie e Papa Francesco. Di tutta la vicenda ACI Stampa ha parlato con in questa intervista con Monsignor Cavina.
Eccellenza, la storia di Alfie cosa ci insegna?
Mi piace ricordare, a questo riguardo, le parole che il Papa ha recentemente pronunciato in un discorso: “Di fronte al problema della sofferenza umana è necessario saper creare sinergie tra persone e istituzioni, anche superando i pregiudizi, per coltivare la sollecitudine e lo sforzo di tutti in favore della persona malata”.
Lei è stato coinvolto in prima persona. Può spiegarci come è andata?
Prima della Santa Pasqua ho ricevuto una lettera dei genitori di Alfie indirizzata al Santo Padre, che ho provveduto a trasmettere alla Segreteria di Stato. Nella Veglia di Pasqua a Carpi abbiamo pregato espressamente per la famiglia ed il piccolo Alfie. Il 17 aprile Thomas ha espresso il desiderio di incontrare il Papa. Mi sono attivato ed in breve tempo ho potuto comunicare che Papa Francesco avrebbe ricevuto il papà alle nove del giorno successivo. E così è avvenuto, dopo essere giunto con un volo da Manchester a Roma via Atene.