Macerata , mercoledì, 2. maggio, 2018 14:00 (ACI Stampa).
Sepolcro imbiancato, osannare, agnello sacrificale, farisaico: sono alcune delle decine di parole ed espressioni di origine evangelica diffuse oggi in ambito profano, citate dal libro del professor Innocenzo Mazzini, già ordinario di Storia della Lingua latina all’Università di Macerata e autore di oltre 150 saggi di argomento storico-linguistico e di una ventina di volumi scientifici in Italia e all’estero (tra cui ‘Paola, diario di una vergine votata prima di nascere’), ‘Giornali e locuzioni cristiane’, che ha come sottotitolo ‘Per chi non sa quello che dice, legge o scrive’, pubblicato da Amazon.
Nelle 130 pagine del libro l’autore ricostruisce lo svuotamento semantico che emerge nel riciclo di termini ed espressioni cristiane in ambito profano: “E’ un effetto della secolarizzazione: si usano espressioni d’origine religiosa senza conoscerne la provenienza. Nella sensibilità e nella consapevolezza di chi scrive e parla, le espressioni cristiane vengono svuotate del loro valore primario e proprio per questo possono essere rifondate semanticamente e rimesse in circolazioni con significati profani”.
Questo è dovuto, secondo Mazzini, ad un’approssimazione lessicale e semantica dovuta a sensazionalismo e povertà culturale: “Qualunque lingua, nelle sue trasformazioni globali o parziali, costituisce lo specchio dell’evoluzione o involuzione di una società nel suo insieme e nelle sue diverse articolazioni. Riutilizzare espressioni evangeliche è in linea con la ricezione e veicolazione laiche del messaggio cristiano nella comunicazione di massa in forme differenti: dissacranti, umanizzanti, critiche e polemiche”.
Perché questo titolo?
“Il titolo, come è tradizione da sempre, vuole costituire la sintesi del contenuto di un saggio, di un libro.., che, nel caso specifico, consiste in una panoramica della diffusione e uso, a livello di linguaggio giornalistico contemporaneo, di moduli e termini originariamente cristiani”.